Il settore del Turismo argentino sta affrontando una crisi che danneggia la crescita che stava vivendo la destinazione
L’Argentina pur risultando uno dei paesi con maggiore richiamo dell’America Latina per la a sua cultura, paesaggi, gastronomia, negli ultimi mesi sta attraversando una crisi che ha colpito in gran parte dei progressi compiuti negli ultimi decenni.
Attualmente il settore alberghiero sta vivendo una delle situazioni più difficili. A causa dell’ inflazione europea e il clima poco favorevole per gli affari, nel 2012 gli alberghi del paese hanno registrato mezzo milione di stranieri in meno rispetto al 2011.
L’Istituto Nazionale di Statistica e Censimento (Indec) ha riferito che lo scorso anno il paese ha ospitato il 10,7% di non residenti viaggiatori di meno in casa, rispetto all’anno precedente. La crisi dei paesi europei ha influenzato moltissimo il calo del turismo :l’ INDEC registra un calo tra il 25 e il 35%.
Per molte persone l’Argentina viene vista ultimamente come paese molto costoso. E se questo non bastasse, si percepisce un incremento del 30% del costo dei pacchetti turistici nel paese. Una delle cause centrali del calo dei visitatori è stata l’inflazione.
Considerando l’inflazione (aumento dei costi in materia di alloggio, l’aumento dei prezzi per i voli nazionali, pasti, escursioni), del tasso di cambio, la percezione di un paese non sicuro hanno creato un freno alla crescita della destinazione, come riporta Arecoa.
In questi tempi difficili c’è attesa per le strategie da prendere in considerazione di fronte a questa situazione che rallenta l’economia e creare incertezza nel mercato e tra gli addetti ai lavori.