di Liliana Comandè
Tante le aspettative e tanta la delusione per tutto il settore.
Ma cosa ci aspettavamo che di punto in bianco qualcuno si accorgesse di questo settore? Veramente pensavamo che, alle tante parole dette in campagna elettorale, sarebbero seguiti i fatti? Allora siamo proprio un popolo di ingenui e di creduloni! Abbiamo votato sperando in una inversione di rotta e, invece, ci stiamo trovando – come sempre – in mezzo a un “guado”. I politici si riempiono la bocca di “ripresa” , di aiuti alle imprese, agli esodati …e invece è tutto fermo come prima. L’Italia deve recuperare il terreno perduto, e non sarà impresa facile, ma sembra che soltanto i normali cittadini si accorgano di questo. I politici, invece, sono troppo impegnati a parlare, parlare, parlare, senza che – fino ad ora – la nostra disgraziata situazione sia migliorata di un millimetro.
Ma il mondo turistico è in agitazione perché , nei giorni scorsi, si è parlato dell’eventuale abolizione della voce “Turismo” fra i tanti Ministeri – utili e inutili che abbiamo.
Il Ministero lo avevamo abolito perché lo ritenevamo inutile. Perché oggi lo reclamiamo?
Perché tanto fermento e tanto sgomento? In fondo, il 18 aprile del 1993, il Ministero del Turismo, che allora accorpava anche quello dello spettacolo (ma che c’entrava, poi?) era stato abrogato attraverso un referendum popolare perché ritenuto inutile. Infatti, dopo la sua eliminazione, le cose sono andate avanti come al solito, con i problemi di sempre ma, per fortuna, in quegli anni il turismo “tirava” e gli operatori e gli agenti di viaggio non si lamentavano di non avere clientela, così come gli albergatori non potevano ritenersi insoddisfatti di come andavano le cose nei loro alberghi.
L’inizio della decadenza…
Ma di punto in bianco tutto è cambiato. Troppi operatori sulle stesse destinazioni, troppi charter in giro per la richiesta che c’era. L’avvento dei portali, che poi hanno fatto l’asso piglia tutto per i prezzi bassi degli alberghi (e gli albergatori, pur di riempire le stanze, non hanno esitato a “calare le braghe” concedendo loro commissioni altissime.
La nascita di molti network ha dato un altro colpo di grazia ai T.O., mentre le mancate commissioni delle compagnie aeree e di trenitalia, oltre alla loro concorrenza – spesso sleale nei confronti dei dettaglianti per via delle tariffe più alte date a questi ultimi rispetto alla clientela normale che prenota on-line – ( ma tutto questo viene giustificato con il termine: libero mercato), hanno “svuotato” le casse degli Adv e dei T.O..
L’abusivismo sempre più sfacciato è incrementato, grazie ai non controlli effettuati dalle Regioni e dalle Province – però, se sei un’agenzia regolare – con tanto di licenza – e fai il cambio di residenza ma il tuo commercialista lo comunica un mese dopo l’avvenuto spostamento, sollecitamente viene recapitata in sede la multa con i dovuti interessi (sempre altissimi, da usurai)… e non c’è alcun modo di non pagare!
I professori delle Università per la terza età, le numerose associazioni culturali – sorte come funghi – hanno incominciato, fra una lezione e l’altra, fra una visita ad un museo e a qualche mostra, a diventare “provetti” agenti di viaggio e si sono messi a organizzare da soli viaggi anche dai prezzi più alti di quelli applicati dalle agenzie – eppure, strana cosa, hanno anche un grosso seguito fidelizzato!
Internet, infine, è quello che ha dato quasi “l’estrema unzione” ai dettaglianti, soprattutto per la comodità che offre di prenotare direttamente da casa il proprio viaggio.
E così gli italiani, ma non solo i nostri connazionali, all’improvviso sono diventati pigri e stranamente più fiduciosi del mezzo informatico che di una persona in carne ed ossa.
Ma non finisce qui. Magari!
Il precedente Governo ce l’ha messa tutta per far crollare ulteriormente un settore già in crisi. E infatti: Iva elevatissima, clausole per i pagamenti dei viaggi assurdamente controproducenti per l’economia italiana. Chi vive nel nord Italia, infatti, spesso paga e prenota i viaggi in…Svizzera, ma i cervelloni che hanno approvato il massimale contante di euro 999,00 pensavano forse di diventare una specie di KGB o Stasi o FBI? Ritenevano che in questo modo avrebbero scovato “quei frodatori dello Stato” che si concedevano una vacanza superiore a tale cifra!!! E le banche? All’improvviso sono assurte al rango di “delatrici” nei confronti del Fisco per pizzicare i vacanzieri che ingannavano lo Stato! Ma per favore! Quante idiozie sono state partorite dalle menti eccelse di chi ci governava. Ma questo è veramente il paese dei campanelli!
E vogliamo anche parlare degli alberghi costretti a far pagare una tassa giornaliera ai clienti per “foraggiare” i comuni”? Che idea geniale per attirare clienti in Italia!
da Belpaese a Cretinpaese…
No, no, questo è un paese dove l’idiozia ha il sopravvento sulla razionalità e dove chi ci comanda non ha capito niente di come si possano far entrare soldi nelle nostre esangui casse, facendo conservare il posto di lavoro ai tanti cittadini che ora stanno a spasso o, addirittura, procurarne altri facendo scendere l’elevato tasso di disoccupazione giovanile e non!
E ancora…tanto per proseguire nel farci del male, vogliamo menzionare gli agriturismi, sorti anche questi come funghi senza avere i requisiti necessari e senza neppure essere…conosciuti dal fisco? E che cosa vogliamo dire dei tanti affittacamere, che tolgono lavoro agli alberghi, ma intascano tanti bei soldini in nero alla faccia di chi versa fino all’ultimo centesimo la sua quota di alte tasse annuali?
In questo momento mi sfuggono tante altre cose assurde che accadono in quello che un tempo era chiamato il “Belpaese”, ma che oggi si potrebbe definire benissimo il “cretinpaese”.
Ma tant’è, fino a quando ci sarà questo tipo di gente a governare l’Italia, nulla cambierà e allora, ritornando al discorso iniziale, cosa potrebbe mai darci un Ministro del Turismo? E se poi ci ritrovassimo con qualcuno inutile e incompetente come la Brambilla o come l’inesistente commercialista Gnudi?
Quale contributo positivo hanno dato al settore turistico? La risposta è siicuramente: nessuno!
Meglio soli che male accompagnati…e le Associazioni si stanno muovendo!
E allora non disperiamoci e cerchiamo di andare avanti (sempre che si possa ancora andare avanti) come abbiamo fatto fino ad ora.
Rimbocchiamoci ancora una volta le maniche e diamoci da fare per smuovere le cose a nostro favore.
Negli ultimi tempi le associazioni di categoria, soprattutto la Fiavet, stanno cercando di ottenere qualche risultato a favore della categoria. Anche l’Astoi sta facendo altrettanto, così come Autotutela sta cercando di portare all’attenzione di tutti i vari abusivi attraverso la trasmissione “striscia la notizia” oltre a cercare di pubblicizzare la categoria per far tornare i clienti nelle agenzie di viaggio.
Il che significa che dobbiamo contare solo e sempre sulle nostre forze ed essere tutti compatti nel perseguire una strategia comune.
E’ questo il momento di tirare fuori le unghie e non essere passivi spettatori della decadenza del settore.
Ora o mai più, e pensiamoci in fretta perché non sappiamo fino a quando potrà esistere la parola “ora” per il comparto turistico.
Liliana Comandè
Un pugno nello stomaco, questo è stato il tuo nuovo editoriale. Ma come sempre non hai peli sulla lingua e dici le cose come stanno. Hai ragione, la colpa è anche nostra che non abbiamo saputo capire min tempo quello che stava accadendo perché le cose andavano bene. Ora siamo agli sgoccioli e non sappiamo come uscirne. Speriamo che ci sia ancora il tempo per uscire da questo guado, come lo hai chiamato tu.
Mi dispiace per il pugno allo stomaco, ma sono talmente tanti anni che ripeto le stesse cose che, a volte, mi viene la nausea solo al pensiero di ripeterle.
Quanto ti leggo volentieri Liliana !! Analisi storica perfetta riassunta in chiaro, analisi della problematica contemporanea la constatazione di essere passati da Belpaese a Cretinpaese meritatamente, in balia ad una classe dirigente sempre più non all’altezza e menefreghista al massimo. Senza unghie ed almeno un briciolo di coraggio ed amor proprio, sarà MOLTO dura uscirne fuori!!
Grazie Luigi, purtroppo la nostra realtà è questa e la vedo molto ma molto dura uscirne fuori!
Il quadro in generale è giusto, ma come nota Liliana “stranamente” il pubblico che segue le università della terza età e le associazioni culturali è fidelizzato. Non pensa che, forse, queste persone si avventurano in un viaggio più o meno lontano da casa proprio perché a portarle è la loro insegnante? Quanto ai costi, certamente sono un po’ più alti, perché agenzie, vettori e albergatori non riconoscono neanche la gratuità dell’accompagnatore a noi insegnanti delle associazioni: di conseguenza costo del lavoro e spese di viaggio si ripartiscono sui partecipanti, che però sono FELICI di spendere u po’ di più pur di vedere una mostra con noi, anche se vi sembra strano. Peraltro l’associazione e l’università si appoggiano ad una agenzia per la logistica… ma solo occasionalmente, perché le agenzie pensano solo in termini di grandi numeri e di grandi tour operator. Tutte le volte che in vent’anni ho provato (da insegnante) a proporre di unire le forze associazione/agenzia fin dalla fonte non ho avuto nessun ascolto e nessun tentativo di promozione presso il pubblico dell’agenzia. Nessun tentativo di promuovere un turismo culturale un po’ diverso, sui piccoli gruppi. A volte forse la concorrenza sleale ve la create un po’ da soli…
Gentile Sig.ra Paola, non sono molto d’accordo con lei in quanto non sono le agenzie a determinare le quotazioni per i gruppi ma i tour operator e le compagnie aeree. Per gruppo si intendono 25 persone ed oggi come oggi non sempre si riescono ad ottenere i gratuiti anche quando ad accompagnare le persone sono i titolari delle agenzie stesse. Forse sarà stata sfortunata, ma conosco agenzie che sarebbero ben felici di collaborare con associazioni che vogliono promuovere un turismo culturale un po’ diverso. L’importnate è che questa diversità non sia un ostacolo per l’organizzazione del viaggio. Però, mi creda, le agenzie non pensano solo ai grandi numeri. Quando ci pensano è solo perché possono applicare una riduzione di prezzo. E di questi tempi è molto importante risparmiare. Soprattutto su ciò che viene definito non essenziale. E fra le cose non essenziali rientrano, purtroppo, anche i viaggi.
E’ cosi…fa quasi male allo stomaco leggere il tuo articolo ma è esattamente cosi !. Anzi se possibile sarà ancora peggio perché all’orizzonte si vedono solo altre nubi minacciose…..proprio come questa estate che non vuole iniziare alle nostre latitudini, che sia un segnale indicatore che questa “nave” vada abbandonata quanto prima ?
Stranezze dei tempi, ma che poi in fondo forse gli “strani” rimaniamo NOI! Fino al 1993 il Ministero era dello Spettacolo e faceva figo inserirci dentro anche il Turismo. Il Popolo Sovrano, visto che tanto non serviva a niente, (il turismo cominciava già allora un percorso di declino o noncuranza e nessuno se ne preoccupava) cancellò il “Turismo” con un referendum.
Oggi sembra che la maggior preoccupazione sia la scelta di abbinare la voce (solo di voce si tratta) Turismo in altro Dicastero, come se questo possa fare differenze sulla TOTALE INDIFFERENZA che “Lorsignori” non perdono occasione di dimostrare!!
Grazie a Liliana che ha ripercorso la storia esattamente ed al suo consiglio di non farsi illusioni in merito ma di essere consapevoli di poter contare sollo sulle proprie forze, rimanere uniti e compatti e che la “SPERANZA” non ci abbandoni !!
Cara Delta, a volte rimango sconcertata nel rileggere quanto da me scritto dal 1992…era tutto esattamente come oggi. La non unione degli Adv, l’indifferenza delle istituzioni, il pericolo Internet, il last minute. Forse vedevo troppo lontano, ma la situazione nella quale ci troviamo oggi mi conferma che quel che avevo intuito si è, purtroppo, avverato.
Caro Luigi, il Ministro è soltanto qualcuno messo lì tanto per fare conferenze, dire cose trite e ritrite…e basta. Non sono all’altezza della situazione o non sanno neppure da dove incominciare perché non capiscono niente di turismo.
in italia il turismo va avanti da anni, anzi da decenni, proprio per gli investimenti dei privati…. diverso il turismo degli investimenti pubblici è quello dei finanziamenti milionari agli alberghi, anzi alle società gerenti gli alberghi (che dicono di piangere miseria) e agli eventi !!! poi il resto, che turismo è? quello delle sagre? forse fanno meglio gli abusivi!!!! ah, dimenticavo (la foga nello scrivere mi distrae), mi è piaciuto l’articolo della Comandè !!!
Grazie Camillo. Forse ti sarebbero piaciuti di più quelli scritti negli anni passati. Ero molto più “aggressiva” nello scrivere. Ma dopo aver ripetuto per anni le stesse cose, arriva un momento in cui sei stanca di essere…ripetitiva. E poi, non mi è mai piaciuto dire “ve lo avevo detto tanti anni fa”, ma la realtà dei fatti è proprio questa. Mi avevano preso per una che era sempre poco ottimista sul futuro del settore. Invece, guarda un po’ quando dobbiamo essere ottimisti!
C’è da dire che anche l’associazione Autotutela si sta dando molto da fare per il settore.
IO veramente sarei più interessato non a CHI ha cominciato ma piuttosto conoscere CHI riesce e porta a casa risultati!!! Solo perchè semplicemente fino ad oggi sono state fatte solo “chiacchiere” senza farina !!!!!!
Luigi, qualcosina si sta muovendo…qualcosina, certo, ma è sempre meglio di niente!
Sono il primo ad aver postato le iniziative di Fiavet (si dice che io non sia un fan di nessuna associazione) non in quanto tali ma perchè sembrerebbero essersi attivati CONCRETAMENTE presso le Amministrazioni Regionali e Provinciali con qualche risultato concreto. Sembrerebbero gli unici risultati, degli altri Astoi ed Autotutela non ho letto ancora niente, solo promesse ed autoproclami ! Dimmi che sbaglio e mi farai felice!
stoi sta muovendosi nella direzione dell’abusivismo, Autotutela lo ha fatto qualche anno fa appoggiandosi a Striscia la notizia e anche da poco è tornato alla carica con i vari Groupon ecc…Sono segnali concreti Luigi. Bisogna dare un po’ di fiducia a chi si muove per la categoria.
DOMANDA STUPIDA forse non troppo !!! QUANTI MILIONI DI EURO SI SONO PERSI PER LA RIDUZIONE ARBITRARIA DELLE COMMISSIONI, PER IL LORO AZZERAMENTO O MODIFICHE CONTRATTUALI DA PARTE DI OPERATORI ALLE AGENZIE? E’ POSSIBILE CHE IL TOTALE SIA SUPERIORE DI GRAN LUNGA AI NUMERI DELL’ABUSIVISMO? cioè non è che vi hanno fatto piu’ danno gli operatori in regola che gli abusivi?
Gli operatori hanno fatto un gran danno agli Adv, e l’ho sempre detto, ma se lo Stato pretende da noi licenze varie, fidejussioni e un’infinità di tasse, gli abusivi non ci devono essere. se vogliono fanno la stessa “trafila” degli ADV e pagano quello che devono pagare. In Italia si parla sempre di grandi evasori, ma pensiamo a quanti piccoli e medi evasori ci sono (gli artigiani in generale, professionisti, persone che fanno le pulizie in nero ecc… )- che però, tutti insieme, fanno altrettanti grossi evasori. Le regole devono essere le stesse per tutti! Poi, se tocchiamo il tasto degli operatori, mi trovi con il “dente avvelenato”. Sono fra i primi responsabili di tutto ciò che è avvenuto di negativo nel turismo.
Che amare verità che ci racconta signora Comandè. Non siamo neanche una categoria, dovremmo davvero scendere in piazza e fare “casino” come si deve… ma neppure in
Che amare verità che ci racconta signora Comandè. Non siamo neanche una categoria, dovremmo davvero scendere in piazza e fare “casino” come si deve… ma neppure in questo riusciamo ad essere coesi come tutte le altre categorie di lavoratori in difficoltà in questi duri tempi di crisi. Tutta la filiera è da rivedere, e le associazioni di categoria hanno dormito per troppo tempo. A mio avviso si sono svegliate troppo tardi e continuano a svegliarsi molto torpidamente. In Italia, lo abbiamo visto con le ultime elezioni, chi strilla di più vince, e se continuiamo a stare in silenzio o a parlare in sordina, non otterremo mai nessun risutato.
Già, ha detto benissimo. Il cretinpaese! Abbiamo delle isolette che non avrebbero nulla a che invidiare a quelle della Grecia e della Spagna, ma per arrivarci bisogna compiere dei voli pindarici assurdi. In questo modo non si incentiva il turismo, non si fanno entrare soldi e stiamo sempre al palo. Ma che fine hanno fatto gli Enti di promozione turistica all’estero? Si gongolano negli altri paesi o stanno compiendo un lavoro di incentivazione?
Concordo pienamente con ogni riga da te scritta in maniera così egregia. Complimenti Liliana!
Maria Rosaria, il nostro è veramente il paese dei campanelli. I nostri Enti di promozione turistica non so cosa stiano facendo con le magre risorse che hanno, oppure, se le hanno abbondanti, trovano sempre il modo di spenderle nella maniera più sbagliata – o per fare qualche favore ad amici e parenti.
Il turismo lo vedo come “la bella addormentata nel bosco” e credo che il principe azzurro non andrà mai a baciarla! Noi siamo capaci di fare “casino” solo per le partite di pallone. Per difendere i nostri diritti parliamo sempre sottovoce.
Cara Liliana,condivido dalla prima all ultima parola la tua analisi:del resto come definire un Paese in grado di farsi così male da distruggere,invece che sviluppare,quell immenso patrimonio,che è anche la prima industria,rappresentato dal turismo?e per di più attraverso leggi ad hoc che ne disciplinano la concorrenza al ribasso(come nel caso degli affittacamere) e senza alcun piano per i trasporti(che,anzi,vengono tagliati in continuazione)che rappresentano il core-business non solo del turismo,ma dell intera economia.La tua conclusione è l unica possibile:se non tiriamo fuori le unghie adesso,facendo squadra,non ci sarà alcun domani.Un abbraccio
Rino Siconolfi
Siamo proprio una categoria di inetti!
Non lo so se è una categoria di inetti, ma sicuramente di persone che non sanno che pesci prendere, sì!
ti ho sempre tirenuta una giornalista con la G MAIUSCOLA. Continuo a dire che sei l’unica nel tuo campo che ha sempre detto la verita e ha sempre anticipato i tempi.
Con tantissima stima.
Buongiorno Liliana, grazie per quello che scrivi da sempre. Hai cercato di aprirci gli occhi e ha spronarci a ribellarci a questa situazione di suddidanza nei condronti degli operatori, alberghi e compagnia aerea. Ma hai ragione. Siamo persone che non hanno il coraggio neppure di difendere il proprio lavoro.Ma grazie per farc i riflettere. Il tuo lavoro, per lo meno per persone come me, non e inutile.
Grazie Patrizia, confesso, pero’ di essere stanca di fare quella che parte a testa bassa per difendere la categoria. Dovrei essere piu’ diplomatica e non inimicarmi nessuno, come accade in ogni settore.
Ma non ho risolto niente se non dare qualche idea che ha avuto poi un’altra paternita’.