A settembre le tariffe dei servizi di spiaggia sono in saldo e gli sconti per lettini e ombrelloni superano anche il 50%, ma la stagione estiva è ormai alla fine. Giugno e luglio hanno registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari – anche per motivi meteo– e ad agosto non ci sono stati miglioramenti, mentre le uniche regioni che hanno visto risultati migliori sono Puglia, Sardegna e Sicilia. Una stagione balneare dunque “compromessa”, ormai prossima a conclusione e dal segno meno quella fotografata dal Sindacato Balneari per voce del presidente del Sib (Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio) Riccardo Borgo: “La stagione estiva 2014 per le imprese balneari è stata negativa, non solo a causa della crisi economica, ma soprattutto delle avverse condizioni meteorologiche”.
Spiagge deserte hanno portato anche una flessione del lavoro stagionale, dei consumi locali e dell’economia turistica. Rimane settembre, mese in cui le tariffe dei servizi di spiaggia sono ormai in saldo e gli sconti per lettini ed ombrelloni superano anche il 50%, “ma la stagione estiva – aggiunge Borgo – è irrimediabilmente compromessa, anche se andasse benissimo non compenserà mai il cattivo andamento dei tre mesi precedenti. Molti imprenditori balneari sono in ginocchio, in modo particolare nelle zone più colpite dal maltempo – conclude Borgo – pertanto stiamo mettendo a punto le richieste da presentare sia alle Amministrazioni locali che all’Agenzia delle Entrate: sospensione per un anno del pagamento dell’imposta regionale, riduzione della TARI e un maggiore riconoscimento negli Studi di Settore delle situazioni climatiche sfavorevoli”.