Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, nel suo intervento di apertura del convegno Confturismo-Confcommercio alla Bit ha evidenziato come lo scenario attuale sia estremamente imprevedibile: “Il calo del prezzo del petrolio, il quantitative easing di Mario Draghi e la conseguente svalutazione dell’euro sono elementi positivi per la crescita economica. Tuttavia rimangono dei grandi elementi di incertezza dovuti alla crisi ucraina e alla mancanza di riforme significative del nostro paese che possano portare ad una vera e propria tempesta perfetta”. Il presidente della piu’ importante confederazione italiana del turismo in Italia inoltre sottolinea : “In Europa vi sono Paesi che hanno compiuto importanti riforme economiche e sociali ed i cui effetti si sono resi subito evidenti sia sull’economia in generale e impattando positivamente l’ambito dei servizi turistici in particolare. Expo 2015 è una straordinaria opportunità, senza eguali, che dev’essere sfruttata appieno per rilanciare il brand e la grande bellezza dell’ Italia .
Andrea Tozzi, vice presidente dell’Istituto Piepoli ha fatto il punto sull’andamento dell’Indice di fiducia dei viaggiatori italiani elaborato in collaborazione con Confturismo-Confcommercio: “L’Indice di fiducia in questi primi 9 mesi di rilevazione è chiaramente influenzato dalle vicende negative che hanno caratterizzato buona parte del 2014. I segnali di speranza registrati nella prima metà dell’anno, legati alle positive attese suscitate dal nuovo governo Renzi ed all’ottimismo per una possibile rapida uscita dalla crisi, si sono successivamente ridimensionati alla luce dei fatti. Solo in queste prime settimane del 2015, seppur in modo cauto, si assiste a un’inversione di trend ed ad un’opinione pubblica un po’ più ottimista, sia riguardo l’economia sia alla propensione a viaggiare”.
Daniela Mastropasqua, account manager GfK Retail and Technology ltalia, ha analizzato l’evoluzione dei consumi del turismo organizzato : “I principali fattori di cambiamento sono stati influenzati sia da eventi che hanno stravolto le situazioni politiche e sociali in molti paesi meta del turismo italiano, sia dalla continua innovazione tecnologica. Mastropasqua ha dato anche alcuni numeri che danno la fotografia delle scelte di viaggio dei consumatori: “La flessione del mercato ha visto calare di oltre il 40% il numero dei passeggeri di viaggi organizzati prenotati dal 2008 ad oggi. Rimangono tuttavia alcuni punti fermi nelle scelte di turismo organizzato, a cui il viaggiatore italiano ha scelto di non rinunciare. In termini di passeggeri, l’estate vale il circa il 70% delle partenze. La vacanza di una settimana – pur perdendo d’importanza – è la più prenotata. La destinazione Italia, inoltre, è on top alla classifica da sempre. Le prenotazioni sono in genere ancora concentrate a ridosso della data di partenza.