L’ISTAT ha pubblicato i dati sul movimento dei clienti negli esercizi turistico-ricettivi nel 2014: gli ospiti sono diminuiti dello 0,1%, i pernottamenti del 1,5%.
“Persiste, nella sostanziale inconcludenza di Stato e Regioni, l’andamento negativo del turismo italiano – commenta Mario Pusceddu, presidente di ISVRA (Istituto Italiano per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo) – in presenza di un turismo mondiale in costante espansione. Vanno ancor peggio i redditi delle aziende ricettive e delle agenzie turistiche nazionali, travolti dallo strapotere delle grandi multinazionali dell’intermediazione che operano sul WEB”.
Non solo sono nuovamente diminuiti i pernottamenti degli ospiti italiani (-2,7%), ma anche quelli degli stranieri, che negli ultimi anni erano sempre cresciuti, hanno segnato una flessione dello 0,3%. In sofferenza gli alberghi (pernottamenti -1%) e ancor più l’extralberghiero (pernottamenti -2,5%).
Dati in linea con quelli della Banca d’Italia sulla bilancia dei pagamenti del turismo (differenza fra spesa dei turisti stranieri in Italia e spesa dei turisti italiani all’estero) che nel 2014 torna a decrescere (-40 milioni di euro) dopo i minimi segnati nel 2009 e 2010 e il recupero degli anni seguenti.
Il turismo – sottolinea ISVRA – vale più del 10% del PIL nazionale, oltre a contribuire in misura notevole al successo dell’agroalimentare “Made in Italy” che rappresenta una ulteriore quota di PIL vicina al 15%.