Il paese è in ripresa e mira al turismo
La presenza del Nepal Tourism Board alla BIT è supportata dalla presenza di organizzazioni private nepalesi. Un segnale preciso: l’Italia è in decisa affermazione sul panorama europeo: fino agli ultimi dati 2014 risalenti il flusso dei visitatori italiani, infatti, risultava costante nel fornire numeri positivi.
L’Europa rappresenta un mercato primario per il Nepal su cui l’Ente impegna sforzi continui al fine di sfruttare tutte le opportunità offerte. Ai visitatori italiani, interessati a visite culturali, natura e avventura, il Nepal offre siti artistici della valle di Kathmandu, Lumbini, i parchi naturali di Chitwan e Bardiya, le colline verdi terrazzate, le montagne da scalare o semplicemente da ammirare sulle centinaia di km di sentieri di trekking.
Nell’ ottica di raggiungere i mercati di riferimento, è stata messa in atto un’attività responsabile per ricostruire la fiducia dei viaggiatori attraverso comunicazioni dirette e social media. Una campagna promozionale online che mira a mostrare immagini del Nepal attraverso foto e racconti di visitatori pubblicati in tempo reale &egrav e;, infatti, disponibile già dallo scorso Agosto scorso sul sito www.nepalnow.org.
Considerando il rapido processo di recupero e l’incomparabile patrimonio del Paese, il Nepal è stato eletto destinazione numero 1 del 2016 da Rough Guide, numero 6 nella “cool list 2016” di National Geographic Traveller Magazine ed indicato quale meta irrinunciabile nella Fodor’s Go List e mentre Forbes lo ha inserito nella lista dei Paesi da visitare nel 2016.Mentre l’impegno per la ricostruzione è in pieno sviluppo, NTB non ha interrotto la presenza nelle maggiori fiere del turismo nel mondo, per divulgare informazioni positive con un messaggio che “tutto è bene, e il Paese è tornato nella normalità”.
L’autunno, una delle stagioni più favorevoli, ha portato un parziale sollievo all’industria turistica molto provata.
I sentieri di trekking verso il Campo base dell’Everest e intorno agli Annapurna sono stati controllati e dichiarati sicuri da società specializzate internazionali. I fiumi frequentati dai rafters, altrettanto controllati, sono stati certificati fruibili. Anche i siti artistici della valle di Kathmandu sono stati riaperti due mesi dopo il terremoto e anche se non nascondono danni marginali non hanno alcun rischio per le infrastrutture turistiche.
Solo 2 tra le decine di sentieri trekking sono stati interessati dal terremoto. Nessun danno è stato registrato nella zona della pianura di Chitwan, Pokhara e ai centri religiosi di Lumbini, Pashupatinath, Muktinath.
Conferma Paolo Nugari, responsabile di NTB in Italia: “Visitate il Nepal, vendete il Nepal, sostenete il Nepal. Ogni dollaro speso in questo sereno Paese, ogni incontro con il coraggioso popolo nepalese ne aiuterà il recupero, la ricostruzione delle cose e delle genti. Al visitatore rimarrà solo il ricordo di un sogno avverato. Pertanto vorremmo invitare tutti a visitare il Nepal nel 2016 – continua, concludendo Nugari – venite, guardate, mandate il messaggio che il terremoto di Aprile 2015 è un fatto del passato. Il Nepal ne ha raccolto i pezzi e sta andando avanti con rinnovato entusiasmo”.