di Liliana Comandé.

Isola caraibica fra le più belle ma poco conosciuta dagli italiani.

Se pensiamo ai Caraibi ci vengono subito in mente Cuba, Santo Domingo e Jamaica, tre isole da sempre pubblicizzate e vendute dai Tour operator italiani che la collegano al nostro paese anche con i voli charter.

Isole molto belle e con molta storia alle spalle, ancora visibile nelle capitali, ma che non compongono quel grande “arcipelago” formato da tantissime isole che vale sempre la pena di visitare, anche se si devono raggiungere con voli di linea e con qualche scalo.

Fra le tante, Santa Lucia è, senza dubbio, una delle isole più belle dei Caraibi e la sua forma ha un che di nostalgico; ricorda, infatti, una grossa lacrima.

L’isola è una delle poche a non essere stata scoperta dal nostro eroe scopritore di nuove terre (Cristoforo Colombo, naturalmente!) e, a dire il vero, sono ormai svariati secoli che i francesi e gli spagnoli si contendono la paternità della scoperta dell’isola, tanto da modificarne il nome nelle rispettive cartine (Sainte Alouise per la Francia. S. Luzia per la Spagna).
S. Lucia 2A contendersi invece il dominio dell’isola, sono stati per quasi quattrocento anni gli inglesi e i francesi, continuamente in guerra fra di loro fino al 1967, anno in cui, finalmente, l’isola divenne uno Stato indipendente associato alla Gran Bretagna e, nel 1979, le venne concessa la piena sovranità, diventando, così, un membro del Commonwealth britannico a tutti gli effetti.

La bellezza di quest’isola ha spinto molte persone ad affrontare grossi sacrifici pur di vivere in luoghi come Marigot Bay o l’Anse Chastanet, fra foreste di bamboo e felci giganti, in totale semplicità e a contatto con la natura, e che natura!
La vegetazione è particolarmente rigogliosa, i pappagalli splendidamente colorati, le alture e le pianure singolarmente suggestive. Sembra quasi un’isola tutta da scoprireSanta Lucia.
Anche Castries, capitale e porto principale dell’isola, è un posto speciale; sorge, infatti, su un’insenatura all’interno di un cratere sommerso di un vulcano ormai estinto.

 

Purtroppo, però, gli antichi edifici inglesi e francesi, i più belli, sono andati distrutti nei due gravi incendi che colpirono St. Lucia ne’48 e nel ’51.
L’attuale architettura, infatti, è moderna, ma nulla toglie al fascino della città e ai suoi tipici mercatini, frequentati da chiunque abbia qualcosa da vendere.

Una delle spiagge più belle di tutti i Caraibi è Marigot Bay, disseminata di piccolissimi villaggi di pescatori.
Verso l’entroterra, invece, vi sono due delle maggiori piantagioni di banane, aperte al pubblico.
I pressi della città di Sufriere, il cui aspetto ricorda un paesaggio lunare, sono ricchi di pozzi e crateri aperti da cui è possibile veder ribollire Marigot Baydel fango giallastro.
Uno spettacolo unico nel suo genere! La maggior parte della vita notturna di St. Lucia si svolge all’interno degli alberghi, specializzati in spettacoli e intrattenimenti.
Gli eventi più “colorati”, sono senza dubbio il “Capodanno” e il 2 gennaio, quando gli abitanti dell’isola fanno rivivere, mediante canti, balli e pic nic “Le Jour de l’An, antichissima festa francese.


La più grande occasione di festa, però, è il “Carnevale”, celebrato generalmente a febbraio, durante il quale si balla, si sfila in parata e si incorona “la Regina del carnevale”
A fare da sfondo al tutto, gli incredibili colori del mare, della vegetazione e l’allegria tipicamente caraibiche!