Il decreto Alitalia al Senato ha previsto l’aumento di un euro come diritto di imbarco.
Sono circa cento milioni, perchè la norma di applicherà a tutti i voli, destinati a sostenere un fondo per i dipendenti Alitalia.
Ma in questo modo continuano ad esserci tasse e balzelli sui cittadini utenti e sul turismo, in assenza di trasparenza sull’effettiva composizione dei costi dei biglietti aerei.
Gli agenti di viaggio fanno gratis gli esattori, i consumatori pagano i deficit, e il turismo è penalizzato.
In sede di conversione alla Camera si potrebbe almeno pensare di destinare una parte dell’introito all’istituzione di un Fondo di garanzia per i consumatori in caso di fallimento delle compagnie aeree.
E’ già stato fatto in Inghilterra, si potrebbe fare in Italia.

on. Pierluigi Mantini (deputato P.D.)
Presidente
Osservatorio Parlamentare per il Turismo