Emirates, la compagnia aerea di Dubai, rende noti i dati relativi ai primi sei mesi dell’anno fiscale 2008-09, annunciando un utile netto per un valore di 77 milioni di USD relativi al periodo 1° aprile – 30 settembre 2008.
I risultati, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono diminuiti dell’88% rispetto ai 643 milioni di USD e riflettono l’impatto del prezzo record del petrolio registrato all’inizio dell’anno fiscale. “La prima parte dell’anno è stata molto dura per il settore aereo, con il prezzo del petrolio a valori record che ha costretto molte compagnie aeree a ritirarsi o a consolidarsi. Emirates ha lavorato duro per riuscire a gestire l’impatto dell’incremento del prezzo del petrolio sulle nostre unità di costo, continuando a far crescere comunque il nostro business e a fornire ai nostri clienti un prodotto ed un servizio sempre di qualità“, commenta HH Sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, Presidente e Amministratore delegato di Emirates Airline e del Gruppo. “In questi primi sei mesi abbiamo fatto grandi investimenti relativi alla nostra flotta di aerei eco-efficienti; abbiamo dato il via alle operazioni nel nostro nuovissimo Terminal 3 presso l’Aeroporto Internazionale di Dubai, di recente apertura, dedicato ad Emirates; abbiamo rafforzato il network di rotte globali e continuato a lavorare a rafforzare le infrastrutture per supportare il business crescente. Gli eventi recenti mostrano che solo i business più efficienti sopravvivono e prosperano, e questi investimenti ci collocano in una forte posizione per fronteggiare le attuali situazioni difficili e le sfide future del mercato“, continua lo Sceicco. “Le basi del nostro business sono solide e garantiscono che non ci sia un’ulteriore ricaduta dall’attuale situazione finanziaria globale e possiamo già anticipare le previsioni di una buona seconda metà dell’anno finanziario“, conclude il presidente di Emirates. La media del prezzo del greggio nei primi sei mesi dell’anno finanziario si è aggirata intorno ai 122 dollari al barile, in aumento rispetto alla media di 67 dollari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il differenziale tra il costo del greggio ed il petrolio è aumentato di una media tra i 16 ai 28 dollari al barile. Complessivamente, i costi del carburante sostenuti da Emirates, sono risultati maggiori rispetto a quelli auspicati in bilancio di 469 milioni di USD. La caduta nei profitti riflette una crescita del 40% dei costi per unità sostenuti della Compagnia aerea per tonnellata/Km, con una spesa carburante più che raddoppiata rispetto all’ultimo anno da 1,1 miliardi di dollari a 2,5 miliardi di dollari. Nella prima metà dell’anno finanziario 2008-09, Emirates ha continuato a registrare una forte crescita del business, con entrate operative in aumento del 31% pari a 6 miliardi di dollari americani. Il traffico passeggeri (RPKM) è cresciuto dell’11%, le tonnellate cargo del 13%, e il passenger revenue del 20%. Il fattore di riempimento si aggira intorno a una media del 78,3%, leggermente inferiore al 79,7% dello scorso anno, contro un 13% di aumento per quanto riguarda la capacità di trasporto. La situazione di cassa di Emirates al 30 Settembre è di 2,3 miliardi UDS rispetto ai 3,4 miliardi UDS dei sei mesi precedenti, dovuto al pagamento dei dividendi al Governo relativi al precedente anno fiscale e all’anticipo per l’acquisto di nuovi aerei e al programma di riallestimento di parte della flotta esistente. Da aprile 2008, Emirates ha lanciato tre nuove destinazioni – Calicut, Canton e Los Angeles – superando così le 100 destinazioni. Inoltre, il prossimo 15 dicembre la compagnia aerea lancerà anche voli no stop verso San Francisco. Attualmente la flotta di Emirates è composta da 121 aerei di cui 2 A380.