di Antonio Bordoni.

Sono ormai trascorsi otto mesi (240 giorni)  dall’insediamento dei tre commissari e se ben ricordiamo tutti i media nell’aprile/maggio dello scorso anno parlavano di 180 giorni di tempo che i commissari avrebbero avuto per redigere il piano di salvataggio e proporlo all’attenzione del ministro. La nostra stampa attualmente tutta presa dalle imminenti votazioni politiche ben si guarda dall’interrogarsi su che fine abbiano fatto la relazione circa le cause dell’insolvenza, il bilancio e il piano di salvataggio che avrebbero dovuto essere sottoposti all’approvazione del competente ministero.

Nel frattempo a fine gennaio uno dei tre commissari (1) ha dichiarato che “il mercato aereo italiano è tra i più importanti al mondo. E chi investirà in Alitalia, entrerà in un Paese straordinario dal punto di vista turistico e in evidente ripresa economica…”

Ryanair, come tutti ben sappiamo, non ha dovuto attendere questa “scoperta” esternata dal commissario Luigi Gubitosi prova ne sia che sul nostro mercato ha superato non solo Alitalia, ma tutte le compagnie aeree italiane messe insieme. (2) Quindi dobbiamo dire che la rivelazione era ben nota agli addetti ai lavori e qualcuno aveva già pensato di sfruttarla.

Ryanair:                   32.615.348

Alitalia, Meridiana Fly,

Blue Panorama, Neos,

Air Dolomiti, Mistral      29.157.707

 

Sull’argomento val la pena evidenziare una anomalia tutta italiana in quanto contrariamente a quello che avviene in altri paesi ove è la compagnia di bandiera (o ex tale) a detenere il primato sul numero passeggeri trasportati, da noi è Ryanair che fin dal 2014 si è insediata al primo posto.

Chi acquisterà Alitalia pertanto sa bene che entra in un mercato il quale, almeno sui collegamenti a breve-medio raggio, è controllato interamente da Ryanair, compagnia che  secondo i dati Enac risulta essere il vettore numero 1 su venti scali italiani, mentre Alitalia è la numero 1 su otto scali. (3)

Indubbiamente le potenzialità offerte dal nostro mercato, più della stessa compagnia aerea Alitalia, sono  un fattore determinante per gli acquirenti tanto più che l’industria aerea, come dimostrano i suoi più recenti risultati finanziari, si sta rivelando essere un settore remunerativo: nel 2017 il ritorno sul capitale investito (ROIC) è stato pari al 9.6%

2013   2014   2015   2016   2017

Return on Invested Capital        4.8    5.9    9.7    10.3   9.6

 

In una intervista concessa nel maggio 2017 sull’amministrazione straordinaria di Alitalia, Antonio Marzano (4) ebbe  a dichiarare:  “da economista liberista sono convinto che l’amministrazione straordinaria possa funzionare quando un’azienda ha le potenzialità per stare sul mercato. Alitalia, secondo me, è tra queste, ma occorre agire in fretta e nel rispetto del metodo previsto dalla normativa”

Ora, sappiamo bene che la normativa prevede anche una possibile proroga di 90 giorni da aggiungere ai 180 ma siamo certi che questo silenzio-rinvio giovi alle sorti di Alitalia?

 

I numeri della aerolinea prima  in Italia (Ryanair) continuano a crescere, malgrado le vicissitudini passate ultimamente dal  vettore di O’Leary e chi acquisterà Alitalia in pratica troverà un mercato controllato dalla low cost irlandese.  Tenendo conto delle difficoltà di poter competere con le tariffe messe in campo da quest’ultima, all’acquirente non rimarrà altro che investire sul lungo raggio e per far ciò ha due alternative: ricorrere al feederaggio da accentrarsi sul suo hub, o rilanciare una compagnia ad hoc dedicata in via primaria all’intercontinentale.  Un vettore che operi il solito mix fra domestico, europeo e qualche volo a lungo raggio non otterrà brillanti risultati come hanno dimostrato gli ultimi anni di Alitalia quando chi la guidava ha avuto la pessima idea di tagliare flotta e rotte dedicate all’intercontinentale.  Chissà se nel piano di risanamento che doveva essere reso noto nei fatidici 180 giorni, si fa menzione di questi punti?

 

(1) http://www.travelnostop.com/news/compagnie-aeree/gubitosi-alitalia-opportunita_415019 ; la data del servizio è del 29 gennaio 2018

(2) Enac, pagina 65 di “Dati di traffico 2016” ; Tavola VET4

(3) Come da documento di cui al (3) pagina 57, Tavola LC3

(4) http://www.affaritaliani.it/economia/alitalia-marzano-vi-spiego-come-rimettere-in-piedi-la-compagnia-477523.html