L’Armenia conferma la sua vocazione di destinazione culturale partecipando alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico dal 13 al 16 novembre 2008. Nadia Pasqual, rappresentante dell’Armenian Tourism Development Agency in Italia, incontrerà stampa e operatori presso lo STAND ARMENIA N. 9, dove saranno distribuiti materiali promozionali. Gli armeni sono uno dei gruppi etnici indoeuropei più antichi. Importanti testimonianze storiche ed archeologiche evidenziano l’esistenza in questa zona di numerosi potentati già nel III e II millennio a.C. Il regno di Urartu, citato anche nella Bibbia e risalente al 980 a.C., rappresenta la prima forma di entità statale accentrata delle popolazioni locali. Gli armeni hanno quindi forgiato la loro identità nazionale con l’emergere di potenti regni nell’antichità, l’adozione del Cristianesimo nel 301 d.C. e la creazione dell’alfabeto nel 404 d.C., che favorì lo sviluppo di forme originali di letteratura, filosofia e scienza. Il ricco patrimonio culturale, storico ed artistico dell’attuale Repubblica d’Armenia comprende importanti vestigia del passato: dai siti preistorici di Carahunge, che sarebbe più antico di Stonehenge di circa 3500 anni, e Metsamor (IV e V millennio a.C.), alla fortezza urartea di Erebuni (782 a.C.) presso l’attuale capitale Erevan, passando per il tempio ellenistico di Garni (I sec.); i primi originali esempi di architettura cristiana con le chiese di Echmiadzin (IV sec.), sede patriarcale, e Hripsimé (VII sec.); i raffinati complessi monastici di Geghard (VII-XIII sec.), Haghpat e Sanahin (X-XIII sec.), siti Unesco in splendida posizione panoramica. A marcare il territorio, sparse tra valli, foreste e montagne maestose, sono le migliaia di khatchkar, le caratteristiche croci di pietra armene, espressione dell’identità culturale e religiosa del paese fin dall’epoca medioevale. Da non perdere, infine, le splendide miniature armene conservate nel Matenadaran, l’istituto che raccoglie migliaia di manoscritti e testi antichi di valore inestimabile.