Le Associazioni di categoria dichiarano lo stato di agitazione del settore e chiamano in causa Governo e Antitrust. Le associazioni di categoria delle imprese di viaggi e turismo (Confindustria Assotravel, Assoviaggi Confesercenti e Fiavet Confcommercio) chiedono formalmente al Governo nella persona dei rappresentanti dei ministeri competenti (Trasporti e Economia) di intervenire al tavolo delle trattative per il rinnovo delle condizioni contrattuali con Trenitalia.

Nonostante i numerosi incontri interlocutori tenuti a partire dalla scorsa primavera, non si è riusciti a trovare una base di accordo per arrivare ad un’equa remunerazione per i servizi (emissione, esazione, garanzia, etc) prestati in suo favore dalle agenzie di viaggio. Pur avendo migliorato il punto di partenza, nell’ultima proposta di qualche giorno fa Trenitalia ha continuato a proporre un livello di remunerazione insufficiente a coprire perfino i costi di gestione della vendita dei biglietti ferroviari. Eppure le agenzie di viaggio costituiscono per il vettore ferroviario una rete capillare, professionale ed economica di oltre 3.000 punti vendita anche dove, sempre più spesso, vengono chiuse le biglietterie di stazione. E’ in particolare in questi casi che le agenzie svolgono una funzione sociale di risposta alle esigenze dei consumatori di primaria importanza per molte fasce sociali. Ma questo ruolo non sembra essere preso in considerazione da parte del vettore ferroviario. Trenitalia ha infatti manifestato nel corso della trattativa comportamenti da monopolista puro che gestisce in concessione un servizio pubblico essenziale ed è quindi intollerabile che, per ridurre i propri costi, pretenda dalle agenzie di viaggio delle prestazioni a titolo praticamente gratuito o, peggio, in remissione. Il fatto che Trenitalia abbia la necessità di ridurre i propri costi non vuol dire che abbia la possibilità di chiedere a terzi del lavoro a titolo gratuito.  Peraltro il Codice Etico del Gruppo giustamente recita al capitolo 4 “In ogni caso, il compenso da corrispondere deve essere esclusivamente commisurato alla quantità e qualità della fornitura erogata” e le Associazioni sono convinte che le Aziende abilitate da Trenitalia secondo le sue regole ed a suo insindacabile giudizio rispondano, per le forniture erogate, ai criteri di quantità e qualità richiesti. Ma il tempo per le trattative è praticamente scaduto visto che l’attuale contratto termina il 31 dicembre. Le associazioni dichiarano quindi lo stato di agitazione del settore e si incontreranno nei prossimi giorni per definire le iniziative da intraprendere in modo unitario. Parallelamente, le associazioni hanno dato mandato ai propri uffici legali di predisporre una segnalazione all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato al fine di tutelare l’interesse delle imprese e dei consumatori. Si ricorda che l’Antitrust è intervenuta recentemente condannando Trenitalia per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei propri clienti e che, se confermate, quelle attuate nei confronti delle agenzie di viaggio potrebbero incidere sia sulla libertà del consumatore sia sugli obblighi di correttezza tra imprese.