Italia indietro ma con un grande futuro. 4,5 miliardi di turisti nel mondo nel 2020 e circa 2.000 miliardi di euro di giro d’affari. Bocca: “un patto politico condiviso per far ripartire la prima industria italiana” Nel 2008 gli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo, escluso il movimento turistico interno, sono stati pari a 924 milioni di persone e si prevede che nel 2020 il dato complessivo si attesterà sugli 1,5 miliardi di turisti, per un numero di pernottamenti tra alberghieri ed extralberghieri pari a circa 6 miliardi di notti dormite ed un giro d’affari planetario di almeno 1.300 miliardi di Euro”. Sono questi i numeri salienti resi noti dal Presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca, alla vigilia della Conferenza Internazionale sul turismo: “Destinazione Italia 2020” (realizzata con il supporto tecnico-scientifico della prestigiosa Fondazione Rosselli), in programma domani e dopodomani a Torino al Centro Congressi ‘Torino Incontra’.
Se a questi dati aggiungessimo quelli relativi al movimento turistico mondiale interno (proiezioni CISET), prodotto dagli abitanti di ogni singola nazione, nel 2020 i turisti in senso lato potrebbero attestarsi sui 4,5 miliardi di unità, con circa 18 miliardi di pernottamenti e circa 2.000 miliardi di Euro di giro d’affari.
“Nonostante la crisi in atto -ha aggiunto Bocca- il turismo italiano ha chiuso il 2008 con un giro d’affari pari al 10,5% del Pil ed ha dato occupazione diretta ed indotta ad oltre 2 milioni di persone pari ad oltre il 9% della forza lavorativa dell’intero Paese.
“La nostra quota di mercato globale, tuttavia, dal 1995 ad oggi -ha proseguito il Presidente di Confturismo-Confcommercio, che rappresenta oltre 200 mila delle circa 270 imprese turistiche italiane- è scesa dal 6,8% all’attuale 4,9% di turisti internazionali, mentre l’Europa, l’ambito competitivo nel quale ci muoviamo, mantiene un saldo primato attraendo oltre il 50% dei flussi turistici mondiali.
“Inoltre l’Italia si è attestata al 28° posto nell’indice di competitività turistica mondiale, rispetto al 3° posto della Germania, al 4° della Spagna ed al 10° della Francia, mentre siamo saliti al 4° posto mondiale dell’indice Country Brand (appeal dell’immagine Paese) surclassata in questo solo da Australia, Canada ed USA.
“Sul fronte dei trasporti, poi, il Bel Paese -ha evidenziato Bocca- è quinto in Europa per numero di voli internazionali e negli ultimi 35 anni la nostra rete autostradale si è incrementata del 70% rispetto alla crescita del 230% dell’intera Europa, mentre nel segmento dei porti turistici abbiamo 117 mila posti barca contro i 165 mila della Francia che però ha meno della metà di chilometri di costa rispetto a noi.
“Fenomeni contraddittori -ha osservato Bocca- che ci dicono come decenni di “confusione” politica per il settore abbiano portato ad un suo sviluppo disarmonico e disarticolato.
“Quali le nostre proposte dunque per un immediato programma di rilancio? -si è chiesto il Presidente di Confturismo-Confcommercio- La scelta di strumenti nuovi ed efficaci per veicolare nel mondo l’immagine-Italia, la creazione di rapporti diretti e coinvolgenti verso i turisti sul piano emozionale, efficaci strategie di coordinamento del nostro sistema turistico, una avveduta pianificazione e promozione di eventi, il varo di misure coraggiose in campo fiscale ed una crescita mirata del sistema infrastrutturale.
“Ma per raggiungere questi obiettivi occorre innanzitutto un patto politico condiviso, in quanto il turismo come sappiamo è costituzionalmente materia delle Regioni e come tale deve riproporre sul territorio un accordo politico centrale che solo a livello nazionale può essere stabilito e condiviso anche con le imprese.
“Per non cadere più nella retriva e fin troppo arcaica tentazione -ha polemizzato Bocca- di continuare a considerare il turismo come una mucca da mungere, dalla quale attingere risorse e siamo stanchi della periodica riproposizione della Tassa di Soggiorno come rimedio a tutti i mali del Paese.
“Noi sappiamo di essere, oggi più che mai, in epoca di recessione mondiale, -ha concluso il Presidente di Confturismo-Confcommercio- la principale risorsa che il nostro Paese ha prontamente a disposizione per far ripartire l’intero sistema economico, solo se Governo e Parlamento vorranno veramente porre il nostro settore al centro, non più ai margini, del piano complessivo di rilancio nazionale“.
Alla due-giorni di Torino sono confermate le partecipazioni di Walter Veltroni (Segretario PD), Maurizio Sacconi (Ministro del Lavoro), Sandro Bondi (Ministro Beni Culturali), Michela Vittoria Brambilla (Sottosegretario al Turismo), Jacques Attali (economista) e di altri importanti esponenti del mondo politico, della cultura e dello spettacolo.