Imprese decise a reagire: cruciale il ruolo del settore bancario. Il 2009 parte in affanno per il turismo ricettivo secondo Federviaggio-Confturismo. Dalle principali provenienze europee – Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Scandinavia e Russia – un calo del 18% delle disponibilità prenotate dai grandi tour operator (dati Consorzio Incoming Italia). Se confermato su tutte le tipologie di turismo anche non organizzate, il tendenziale sarebbe meno 4 milioni di stranieri a fine anno, dopo un calo del 20% dei pernottamenti e quasi 22% della spesa già registrato a gennaio e febbraio. Sulla domanda degli Italiani, Federviaggio-Confturismo evidenzia una riduzione di spesa dell’8% a gennaio 2009, con febbraio che consolida il trend. Cresce soprattutto in maniera preoccupante l’indecisione dei clienti, che scelgono il viaggio solo dopo aver visionato molteplici preventivi e sotto data.
“Il 2009 si annuncia un anno difficile per il turismo italiano” dichiara il Presidente di Federviaggio-Confturismo Maria Concetta Patti. “Le imprese non hanno paura e intendono rispondere anche a questa crisi in maniera propositiva ed efficace. Dobbiamo però prendere atto che confrontare i risultati della Pasqua 2008 – caduta a marzo – con quella di quest’anno, che sarà a metà aprile, ha poco significato. Come non lo ha entusiasmarsi per un tutto esaurito di 2 o 3 giorni, soprattutto se originato da flussi turistici di prossimità e ottenuti a costo di offerte che minacciano la marginalità. Il settore ha bisogno di programmi propositivi per il nostro paese – come la promozione per il rilancio del brand Italia – affinché si possa lavorare per garantire continuità all’occupazione dei dipendenti e distribuire reddito al sistema economico nazionale”.
La crisi è globale ma se è vero che il turismo è un driver per la nostra economia è indispensabile che anche il sistema bancario agisca di conseguenza. Precisa il Presidente Patti “Ogni giorno ci giungono segnalazioni di aziende che si vedono ridurre drasticamente gli affidamenti concessi dalle banche anche a fronte di bilanci in linea con gli anni passati. Siamo uno dei settori con la più bassa sinistrosità e ritengo importante che venga mantenuta una positiva politica del credito. L’attività turistica in Italia è ancora stagionale e in vista dell’apertura della periodo estivo, dove il settore normalmente registra più del doppio dei ricavi rispetto all’inverno, è indispensabile che il sistema di governo e quello finanziario supportino il turismo. Un segnale concreto verso alberghi, tour operator, trasporti, distribuzione e tutti i componenti della filiera produttiva che contribuiscono in maniera decisiva alla produzione e al mantenimento del Pil nazionale”.
“Ottime le linee di intervento tracciate dal Sottosegretario On.le Brambilla e dal suo Dipartimento, che con Enit sta potenziando le iniziative di promozione e riposizionamento dell’immagine Italia all’estero” prosegue Maria Concetta Patti “ma a fronte di queste non deve mancare la fiducia bancaria, altrimenti si rischia di avere meno prodotto da offrire”.
La proposta del Presidente FEDERVIAGGIO-Confturismo è lineare: “un tavolo tecnico sul credito tra le imprese del settore e le principali banche nazionali“.
Le possibilità erano, sono e saranno solo tre. O decidono di tirare fuori gli attributi, che in considerazione dei risultati finora ottenuti nel settore turistico, dubito dispongano; regalare loro una sfera di cristallo, ma da buon genovese preferirei che se la comprassero, oppure demandare ad altri le competenze di questo dipartimento così importante, eliminando contemporaneamente (pre-pensione) gli eterni guru del turismo che non tanto bene hanno fatto nel passato per la nostra cara penisola contribuendo alla pessima situazione attuale. Personalmente ritengo che molti altri ministeri abbiano affrontato questo periodo di recessione o presunta tale con delle valide motivazioni e buon operato, contribuendo al miglioramento nazionale o per lo meno in misura certamente superiore a quanto sta accadendo nel mio settore; il turismo e senza mai rilasciare proclami che non si sono dimostrati veritieri.
Infatti continuano a pervenirci delle dichiarazioni che lasciano interdetti anche i più appassionati ottimisti, cosa della quale, se supportate anche da fatti, ve n’è assoluto bisogno.
9 gennaio 2009
Così Bernabò Bocca presidente di Confturismo-Confcommercio, commenta la firma dell’accordo tra Michela Vittoria Brambilla e il sottosegretario al commercio estero Adolfo Urso: Rappresenta un’iniziativa strategica per settori ormai divenuti perno economico dell’Italia e di speranza per il futuro, soprattutto in questa fase di recessione mondiale.
Già poco tempo prima, all’unisono con la sottosegretario Michela Brambilla, apparivano su molte testate giornalistiche ed in più riprese alcuni video o pagine internet delle dichiarazioni che suonavano pressappoco così: ‘Per il 2009 le prospettive sono certamente migliori, siamo competitivi a livello di tariffe e abbiamo previsioni positive e proprio il turismo sarà uno di quei settori che consentirà alla nostre economia di risollevarsi’.
Non molto tempo dopo (10 marzo 2009) ecco che compaiono i primi dati e…
Scendono nel 2009 del 18% le disponibilità prenotate dai grandi tour operator verso l’Italia dalle principali provenienze europee – Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Scandinavia e Russia. A rivelarlo sono i dati del Consorzio Incoming Italia, resi noti da Federviaggio-Confturismo. Se confermato su tutte le tipologie di turismo anche non organizzate, il tendenziale sarebbe meno 4 milioni di stranieri a fine anno, dopo un calo del 20% dei pernottamenti e quasi 22% della spesa già registrato a gennaio e febbraio.
Che dire; ottima previsione; ma le palle, la sfera di cristallo o lasciare a qualcun’altro che se ne capisca, quello no?
Anche questa volta opteranno per la quarta soluzione; quella che permetterà di mantenere il careghino e che…speriamo che gli operatori del turismo italiano ci mettano del loro meglio, sennò!
Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/