bocca-bernabo-da-solo-primo-pianoBocca: “un impoverimento della spesa turistica frutto della recessione in atto e delle tariffe basse”. “È un preoccupante impoverimento della spesa turistica quello che si registra nel corso del trimestre invernale, pur in presenza di un aumento tangibile del numero di italiani che hanno effettuato vacanze sulla neve, grazie anche all’ottimo innevamento naturale presente in tutte le località sciistiche e ad una politica tariffaria notevolmente al ribasso praticata dalle strutture ricettive”. È questo il commento di Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi-Confturismo, alla lettura dei risultati relativi al consuntivo delle settimane bianche e week end sulla neve presentate a Napoli in apertura della 59^ Assemblea Generale Ordinaria che oggi e domani la Federazione terrà nel capoluogo campano.

 

“Un impoverimento che è diretta conseguenza della recessione in atto e preoccupa in prospettiva non poco, -prosegue Bocca- in quanto se anche i prossimi appuntamenti turistici, primo dei quali le vacanze pasquali, dovessero confermare una tale tendenza, preluderebbe ad un forte ridimensionamento occupazionale, indispensabile per far quadrare i conti delle imprese ricettive ed consentirne la sopravvivenza.

“Da tempo ormai andiamo stigmatizzando il rischio occupazione nel turismo italiano -aggiunge il Presidente della Federalberghi-Confturismo- ed a questo punto l’emergenza va inquadrata ed affrontata in tutta la sua interezza e complessità.

“Occorre, quindi, -propone Bocca-  istituire un tavolo tecnico imprese-sindacati volto a definire strumenti indispensabili per frenare l’emorragia di lavoratori che comincia a profilarsi sempre più consistente. Chiediamo pertanto al Governo di farsi promotore di questo tavolo da istituirsi direttamente a Palazzo Chigi.

 

“Se infatti oltre alla perdita di fatturato -conclude Bocca- dovessimo anche vedere depauperata la nostra forza lavoro, indispensabile per mantenere i consueti livelli qualitativi del sistema ricettivo, l’Italia turistica rischierebbe danni incalcolabili in prospettiva di una futura ripresa economica globale”.

 

CONSUNTIVO SETTIMANE BIANCHE E WEEK END SULLA NEVE

 

L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Dinamiche dal 20 al 27 marzo intervistando con il sistema C.A.T.I. un campione di 3.378 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 47 milioni di connazionali maggiorenni.

 

Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche, Ampiezza Centri ed istruzione.

 

I RISULTATI IN SINTESIQuasi 5,8 milioni di italiani maggiorenni (rispetto ai quasi 5,3 milioni del 2008) sono stati da gennaio a marzo in località montane e sciistiche dell’Italia.

Di questi, 2 milioni di italiani maggiorenni (rispetto ai quasi 2,2 milioni del 2008) hanno trascorso una settimana bianca quest’anno.

Tra coloro che hanno trascorso la settimana bianca, circa 400 mila (rispetto ai 738 mila maggiorenni del 2008) hanno anche effettuato almeno un week end sulla neve.

Coloro che invece hanno effettuato solo dei week end sulla neve (in media 1,6 week end a persona rispetto agli oltre 2 week end del 2008) sono stati oltre 3,7 milioni di maggiorenni (rispetto ai 3,1 milioni del 2008).

Il giro d’affari complessivo è stato di 3,4 miliardi di Euro (rispetto ai 4,4 miliardi di Euro del 2008).

 

LE SETTIMANE BIANCHE – Relativamente alle settimane bianche trascorse dagli italiani nei primi tre mesi del 2009, i dati mostrano una diminuzione rispetto a quanto emerso nell’identica rilevazione dello scorso anno. Infatti il 4,3% della popolazione maggiorenne (rispetto al 4,6% del 2008) dichiara di avere effettuato, fra gennaio e marzo, un periodo di vacanza superiore ai 5 giorni in località sciistiche.

In marcato calo la spesa pro-capite ottenuta considerando tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti): per la settimana bianca ogni italiano ha messo a disposizione una media di 620 euro, rispetto ai 677 euro registrati nel 2008 (-8,4%).

In relazione alle mete preferite, si assiste ad un consolidamento delle scelte. Il Trentino-Alto Adige resta la regione leader con il 40,3% della domanda, seguito dalla Lombardia col 9,7%, dal Piemonte  coll’8,6% e della Val d’Aosta col 7,9%.

Quanto alla struttura prescelta, il 48% dei rispondenti afferma di aver optato per un soggiorno in albergo (rispetto al quasi 50% del 2008); seguono, nella graduatoria, le segnalazioni riguardanti la casa di proprietà (16,7%), l’appartamento in affitto (11%) e la casa di parenti o amici (9,8%).

 

WEEK END SULLA NEVE (anche di chi ha fatto settimane bianche) – Tra chi ha trascorso una settimana bianca nei primi tre mesi di quest’anno, è stata inoltre verificata l’effettuazione di almeno un week-end sulla neve (per una media a persona di 3,2 week end, rispetto ai 3,7 week end del 2008).

La disamina dei dati mostra un crollo rispetto allo scorso anno: circa 400 mila persone maggiorenni, rispetto ai 738 mila del 2008 (-46%), dichiarano infatti di essersi recati in località invernali per trascorrervi dei week-end.

Circa le linee comportamentali adottate in occasione di tali week-end sulla neve, si osserva come il 41% (rispetto al 49% del 2008) abbia optato per soggiornare in albergo, mentre il 26% (rispetto al 21% del 2008) si sia recato in casa di proprietà.

In calo, rispetto alla rilevazione dello scorso anno, anche la spesa media pro-capite: 310 euro rispetto ai 315 del 2008.

 

WEEK END SULLA NEVE (di chi non ha fatto settimane bianche) – I dati mostrano, in questo caso, un dato in forte crescita rispetto a quanto registrato nell’analoga rilevazione del 2008 e segnalano una percentuale di vacanzieri “mordi e fuggi” pari a circa 3,7 milioni di persone maggiorenni (rispetto agli oltre 3,1 milioni di persone del 2008).

In relazione alla struttura ricettiva prescelta per i fine settimana sulla neve, l’albergo mantiene la propria leadership (raccogliendo il 49% delle segnalazioni, rispetto al 51% del 2008), segue la casa di parenti o amici (17% contro il 12% del 2008), la casa di proprietà (12%), e l’appartamento in affitto (6%). In calo, infine, l’indicatore sintetico di spesa pro-capite: considerate tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti) nel week-end bianco si sono spesi in media 295 euro per persona rispetto ai 310 euro del 2008 (-5%).