Questo è il terzo survey che Travelling Interline pubblica. Il primo è apparso nel numero di Novembre 2005 (“Esattori di tasse o venditori di biglietteria aerea ?”), il secondo sul numero del Settembre 2006 (“Si fa caldo l’argomento delle tasse sull’industria aerea”). La presente indagine è tratta dal Passenger Air Tariff della Iata, edizione Aprile 2009 ed ha lo scopo di monitorare la escalation che nel mondo caratterizza l’introduzione di nuove forme di gravame sul biglietto aereo.
Le tasse che accompagnano l’emissione della biglietteria aerea sono ormai una realtà consolidata;
chi vuole viaggiare in aereo si deve rassegnare a pagare una tariffa accompagnata da una serie infinita di accessori, appunto tasse, fees o charges che dir si voglia.
Le tasse che qui trattiamo sono quelle governative, fissate da ogni Stato e come tali obbligatoriamente riportate sul biglietto aereo; esse però non rappresentano affatto la totalità delle tasse che il passeggero è chiamato a corrispondere, bisogna infatti aggiungere tutte quelle altre fees che ogni compagnia aerea è libera di adottare come le YQ (sovrapprezzo sul carburante) ed altre forme di tassazione, quale ad esempio la fee che il passeggero è chiamato a pagare quando, effettuando l’acquisto del biglietto aereo attraverso il sito web del vettore, paga un importo per il fatto di aver scelto il posto a bordo, o di pagare la transazione con carta di credito, ancora vi sono compagnie che si fanno pagare per il fatto che il passeggero anziché fare il check-in sul sito web, lo fa “ancora” in aeroporto.
Lo schema riportato nelle nostre due tabelle segue quello degli scorsi anni. La tabella 1 mostra il numero di tasse imposte da ogni Paese comparandolo con il numero in vigore nel 2005 in modo tale da evidenziarne l’eventuale lievitazione. La tabella 2 elenca in dettaglio le tasse imposte dai 10 Paesi che hanno il più elevato numero di charges. Il survey non entra nel merito dell’ammontare delle singole tasse; superfluo tuttavia specificare che esse ben difficilmente subiscono variazioni al ribasso. Nell’anno 2008, secondo quanto riportato dalla Iata, il caso più eclatante di aumento di tasse ha riguardato la CAA (Civil Aviation Authority) britannica la quale ha autorizzato un aumento cospicuo degli importi delle charges riguardanti gli scali londinesi. Le tasse che colpiranno i frequentatori degli scali londinesi sono infatti aumentate del 23,5 per cento dall’aprile del 2008, e ogni anno fino al 2013, saranno adeguate con aumenti fissi del 7,5 % a cui sarà aggiunto il rateo di inflazione; in pratica secondo le stime della Iata dal 2008 al 2013 le tasse aumenteranno dell’86 per cento.
In questo scenario sarà assai frequente l’ipotesi, specialmente nel settore delle low cost, che il passeggero venga chiamato a pagare più per gli importi corollari che accompagnano il biglietto aereo che non per la tariffa vera e propria richiesta dal vettore per il trasporto. Sono i paradossi della moderna industria del trasporto aereo da sempre nel mirino dei regolatori, da sempre obiettivo primario di tasse e affini, l’ultima delle quali che si preannuncia all’orizzonte è quella relativa alle emissioni di CO2.
I risultati del sondaggio di Ryanair
Lanciato per migliorare gli introiti aziendali, il sondaggio online di Ryanair, si è chiuso a fine dello scorso aprile. I concorrenti erano chiamati a suggerire idee su cosa far pagare (ancillary revenue) a chi volava con il vettore low cost irlandese.
Il più gettonato (29 per cento) è stato il suggerimento di far pagare una extra fee al passeggero colpevole di pesare troppo, ossia agli obesi. Al secondo posto (24 per cento) l’uso di una toilette a pagamento dedicata ai fumatori. Altri hanno suggerito il pagamento dell’uso della carta igienica, oppure far pagare anche colui che si porta un panino a bordo di sua iniziativa. Le risposte sono state intorno alle 100.000
Nulla da eccepire sul fatto che si cerchi di salvaguardare l’ecoambiente tassando le emissioni nocive, tuttavia avremmo trovato più logico che prima di prendere di mira un mezzo di trasporto che svolge un servizio pubblico, l’attenzione delle autorità si fosse appuntata sul trasporto privato e su quanto accade nelle nostre città ove si vedono girare con tutta tranquillità “autoblindo” quattro per quattro con una persona al suo interno.
Secondo l’ultimo survey il numero delle tasse si attesta a 571, cinque anni prima nel 2005 assommavano a 471; un aumento davvero considerevole che si va a sovrapporre ad un altro fenomeno in costante aumento, quello di creare nuove voci accessorie da aggiungere alla tariffa-base; fra le più recenti a tal proposito, basterà ricordare la tassa sul secondo bagaglio o quella sui passeggeri obesi. E nel momento in cui scriviamo questo articolo non sappiamo ancora quale sarà l’esito del contest lanciato da Ryanair, la quale premierà con 1000 euro l’idea più brillante per “continuare a ridurre i costi e le tariffe stimolando i ricavi accessori”. (vedi riquadro)
Di certo comunque la tariffa aerea, ovvero sapere quanto costerà un certo itinerario, diventa una impresa impossibile da farsi in via preventiva “sulla carta”. Si renderà indispensabile effettuare la prenotazione, finalizzare la transazione, effettuare il pagamento (che se effettuato via web con carta di credito richiederà una ulteriore fee aggiuntiva), e solo a questo punto avremo la cifra finale, reale sul costo complessivo dell’itinerario prescelto.
Decisamente il biglietto aereo si va facendo sempre meno trasparente e la tariffa aerea diviene sempre più un accessorio in un mare infinito di ammennicoli destinati a costituire invece il grosso del costo complessivo del trasporto.
Tabella 1 – Numero tasse x ogni Paese
2009 2005
Afghanistan 1 0
Albania 2 1
Algeria 5 5
America Samoa 1 0
Angola 3 2
Anguilla 3 2
Antigua and Barbuda 2 2
Argentina 8 7
Armenia 1 0
Aruba 2 2
Australia 6 6
Austria 2 2
Azerbaijan 3 1
Bahamas 4 5
Bahrain 1 1
Bangladesh 3 2
Barbados 4 2
Belarus 4 4
Belgium 1 1
Belize 5 5
Benin 6 5
Bermuda 3 3
Bolivia 2 2
Bosnia & Herzeg. 2 1
Botswana 2 2
Brazil 1 1
Brunei D. 1 0
Bulgaria 1 1
Burkina Faso 5 5
Burundi 2 2
Cambodia 2 1
Cameroon 4 4
Canada 6 6
Cape Verde 2 2
Cayman Islands 4 3
Central African R. 4 4
Chad 5 4
Chile 3 2
China (P.R.) 1 1
Chinese Taipeh 1 1
Christmas Island 3 2
Cocos 2 1
Colombia 5 4
Comoros 3 3
Congo (Brazzaville) 5 4
Congo (Kinshasa) 4 3
Costa Rica 3 2
Cote d’Ivoire 6 5
Croatia 3 2
Cyprus 3 1
Czech Republic 2 2
Denmark 1 2
Djibouti 1 2
Dominica 1 1
Dominican Rep. 4 4
Ecuador 3 3
Egypt 8 7
El Salvador 5 2
Equatorial Guinea 3 1
Eritrea 1 1
Estonia 2 1
Ethiopia 2 1
Faroe Islands 2 2
Fiji 4 4
Finland 6 6
France 6 5
French Guiana 5 3
French Polynesia 2 1
Gabon 5 5
Gambia 4 1
Georgia 2 2
Germany 2 2
Ghana 1 1
Gibraltar 1 1
Greece 3 3
Greenland 1 1
Grenada 4 3
Guadeloupe 6 6
Guam 2 2
Guatemala 2 3
Guinea 3 2
Guinea-Bissau 3 4
Guyana 1 1
Haiti 6 5
Honduras 1 1
Hong Kong (SAR) 1 1
Hungary 2 2
Iceland 2 2
India 3 1
Indonesia 1 1
Iran 4 2
Ireland 4 3
Israel 2 2
Italy 6 5
Jamaica 6 4
Japan 3 3
Jordan 3 1
Kazakhstan 2 2
Kenya 2 2
Korea 2 2
Kuwait 3 2
Kyrgyzstan 1 1
Laos (P.D.) 1 0
Latvia 2 1
Lebanon 3 3
Lesotho 1 1
Liberia 3 2
Libya 2 2
Lithuania 1 1
Luxembourg 1 2
Macao (SAR) 2 2
Macedonia 2 2
Madagascar 2 1
Malawi 2 1
Malaysia 1 1
Maldives 1 1
Mali 5 3
Malta 3 3
Martinique 5 4
Mauritania 6 5
Mauritius 3 2
Mexico 6 6
Moldova 3 2
Mongolia 1 1
Montenegro 1 0
Morocco 4 4
Mozambique 2 0
Namibia 1 1
Nepal 2 0
Netherlands 5 4
Netherlands Antille 4 4
New Caledonia 2 1
New Zealand 5 3
Nicaragua 3 4
Niger 7 5
Nigeria 3 2
Norfolk Island 1 1
Norway 2 2
Oman 1 1
Pakistan 3 4
Panama 2 2
Papua New Guinea 3 3
Paraguay 2 2
Peru 4 2
Philippines 3 2
Poland 3 3
Portugal 3 3
Qatar 1 1
Reunion 5 3
Romania 4 3
Russia 4 4
Rwanda 1 1
St. Kitts 3 2
St. Lucia 5 2
St. Vincent and the G. 1 1
Sao Tome 4 4
Saudia Arabia 1 1
Senegal 6 3
Serbia 3 2
Seychelles 2 2
Sierra Leone 2 2
Singapore 1 1
Slovakia 2 2
Slovenia 2 1
Solomon Islands 2 1
South Africa 4 3
Spain 3 3
Sri Lanka 2 2
Sudan 1 1
Suriname 4 4
Sweden 2 2
Switzerland 3 2
Syria 3 2
Tanzania 2 1
Thailand 3 1
Togo 5 5
Tonga 2 2
Trinidad & Tobago 3 2
Tunisia 3 4
Turkey 2 2
Turkmenistan 1 0
Turks & Caicos 4 4
Uganda 2 1
Ukraine 4 3
UAE 1 1
United Kingdom 3 3
USA 10 9
Uruguay 2 2
Uzbekistan 2 2
Vanuatu 3 3
Venezuela 4 4
Vietnam 4 3
Virgin Islands British 2 2
Western Samoa 1 1
Yemen 5 6
Zambia 2 1
Zimbabwe 1 1
Totale 571 471
Tabella 2 – I Paesi con più tasse
United States of America: 10 Tasse
- – Transportation Tax International (US)
- – Transportation Tax Domestic (US)
- – Flight Segment Tax (ZP)
- – Customs User Fee (YC)
- – Immigration User Fee (XY)
- – APHIS User Fee (XA)
- – Passenger Civil Aviation Security Service (AY)
- – Definitions
- – Tax Examples Tables
- – Passenger Facility Charges (XF)
Argentina: 8 Tasse
- – Airport Tax (XR)
- – Gross Receipt Tax (QN)
- – Custom & Immigration Service Tax (QO)
- – Security Tax (TQ)
- – Ticket Tax (AR)
- – Domestic Value Added Tax, passengers (DL)
- – Domestic Value Added Tax, Excess Baggage (DN)
- – Nuequen Domestic Airport Infrastructure Improvement fee (IV)
Egypt: 8 Tasse
– Transportation tax (EG)
– Stamp Tax (XL)
- – Ticket Issuance fee (XK)
- – Embarkation Tax (QH)
- – Service Charge – Domestic (RH)
- – Airport Facility Charge ((RMF)
- – Service Charge Cairo Airport (EQ)
- – Departure Fee (JK)
Niger: 7 Tasse
- – Fiscal stamp – International (NE)
- – Passenger Service Charge (ZH)
- – Transportation tax TIT (NE)
- – Security Tax (NE)
- – Tourist Tax (VP)
- – Solidarity Tax (JR)
- – Stamp Tax (JZ)
Seguono con 6 tasse ciascuno:
Australia
Benin
Canada
Cote Ivore
Finland
France
Guadaloupe
Haiti
Italy
Jamaica
Mauritania
Messico
Senegal
Antonio Bordoni