Vince il progetto EPT di Napoli per dirottare i flussi turistici in altre zone della città. Si è chiusa con oltre duemila firme nel libro degli ospiti la mostra: “I borghi e le strade delle arti di Napoli. I gioielli e i tessuti d’oro e d’argento dei maestri dell’arte” allestita presso l’Archivio di Stato di Napoli dal 15 maggio al 15 giugno.
L’esposizione, curata dalla professoressa Nicoletta D’Arbitrio, organizzata dall’Ente Provinciale del Turismo di Napoli col patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania, in collaborazione con il Consorzio Antico Borgo Orefici, Consorzio Napoli Centro Antico, Consorzio Antiche Botteghe Tessili e Archivio di Stato di Napoli, è stata ideata a sostegno del recupero della memoria della tradizione mercantile ma soprattutto con l’intento di dirottare i flussi turistici verso zone della città solitamente poco visitate. Ovvero, via Marina – via S. Baldacchini, via Grande Archivio – via San Biagio dei Librai. In questo modo gli ospiti hanno avuto la possibilità di conoscere, oltre alle mete consolidate come via San Gregorio Armeno, anche quartieri che ad alcuni risultavano addirittura sconosciuti a dispetto della loro storicità.
A tal fine, in tutti i weekend di maggio, sono stati allestiti anche mercatini e fiere tematiche tra Borgo Orefici e Piazza Mercato con visite guidate dirette alla Mostra prima di defluire poi nel Centro Antico.
“La recente riqualificazione del Borgo degli Orefici, oggi prestigiosa porta d’ingresso al Centro Antico di Napoli, è stata l’occasione ideale per promuovere e valorizzare un nuovo percorso turistico – afferma Dario Scalabrini presidente dell’Ente Provinciale del Turismo di Napoli -. Un primo esperimento che si ripeterà nel metodo e nei percorsi anche in altre aree della città poco considerate nonostante le enormi risorse storiche, culturali, artistiche e architettoniche che le caratterizzano”.
Tanti gli abiti, i gioielli e i documenti – originali e qualcuno inedito – provenienti dalle collezioni private oltre che da quelle pubbliche. Nei tre percorsi: L’Arte Orafa nell’Atrio del Platano; l’Arte della Moda in Sala Catasti e l’Arte del Ricamo in Sala Filangieri; è stato possibile visitare pezzi spettacolari come i tesssuti d’arte del Museo Archeologico, della Basilica di San Domenico Maggiore e del Museo Industriale Filangieri. “Sono stati tantissimi i visitatori che, pur di non perdersi gli ultimi giorni di apertura della mostra, hanno dedicato il sabato o la domenica all’esposizione piuttosto che andare al mare – spiega la professoressa D’Arbitrio -. Tanti i complimenti anche per la cura dei dettagli e la preparazione e disponibilità delle guide presenti. Non sarà infatti facile avere la possibilità di vedere da vicino pezzi antichi e belli come quelli esposti in questi giorni all’Archivio di Stato” .
“Tenendo conto che non tutti firmano il libro degli ospiti e che di solito gruppi e famiglie tendono a lasciare una sola firma per tutti, dovremmo aggiungere minimo un altro zero al risultato documentato” tiene a sottolineare Roberto De Laurentiis, presidente del Consorzio Antico Borgo Orefici, il quale tiene a sottolineare quanto anche questa iniziativa sia la dimostrazione di una sicura buona riuscita di un Centro Commerciale dell’arte e dell’artigianato al Centro Storico di Napoli.
“I borghi e le strade delle arti di Napoli. I gioielli e i tessuti d’oro e d’argento dei maestri dell’arte ” è un progetto co-finanziato dalla Unione Europea – POR FESR Campania 2007-2013, Asse 1 ob.1.12.