Santo SepolscroUn grande evento dedicato al Turismo Religioso ed al Pellegrinaggio ha avuto luogo a Gerusalemme lo scorso 17 dicembre. All’evento, organizzato dal Ministro e dal Direttore Generale del Ministero del Turismo d’Israele, hanno preso parte tutte le differenti autorità religiose di confessione cristiana dando vita ad un importante incontro durante il quale è stato rivolto ai fedeli di tutto il mondo un caloroso invito a visitare la Terra Santa. L’incontro ha avuto luogo alla presenza del Direttore Generale del Ministero del Turismo, Mr. Noaz Bar Nir, ed ha visto la presenza del Nunzio Apostolico, Monsignor Antonio Franco, del Custode di Terra Santa, Padre Pierbattista Pizzaballa, del Vescovo della Chiesa Anglicana in Israele, Suheil Dawani, del direttore dell’Ambasciata Cristiana di Gerusalemme Reverendo Malcolm Hedding, del direttore dell’Associazione alberghiera dell’Autorità Palestinese Elias Al Arja e di molti altri responsabili di differenti Chiese di altrettante confessioni cristiane come la Chiesa ortodossa di rito latino e greco, la Chiesa etiope e le Chiese luterane e presbiteriana di Scozia.

Significativo il discorso di apertura di Rafi Ben Hur, Senior Deputy Director, del Ministero del Turismo d’Israele: “Noi siamo qui per dare l’annuncio di un’importante chiamata, quella rivolta a tutti gli uomini di fede a visitare la Terra Santa: tutti noi sappiamo che la Terra Santa è qualcosa che, quando giunge al cuore dei pellegrini ed alle radici della fede, non vi è alcuna disputa: non tra Ebrei e Cristiani o Palestinesi, perché la Terra Santa è la Terra del Signore”. Durante il suo discorso Rafi Ben Hur ha voluto sottolineare l’iniziativa del Ministro del Turismo: “Un richiamo a tutti gli uomini di Fede. VISITATE LA TERRA SANTA, ADESSO”. “Non potrei immaginare la mia esistenza – ha voluto aggiungere Rafi Ben Hur – che io sia ebreo, cristiano o musulmano senza aver visitato almeno una volta la Terra Santa. Si può pensare ad un’intera vita senza essere stati in Terra Santa? Sembra quasi ridicolo”. Molti poi gli interventi dei partecipanti. Riportiamo qui di seguito frammenti significativi dei discorsi pronunciati dai protagonisti. Gerusalemme: Chiesa di Tutte le Nazioni e sullo Sfondo la Chiesa di Santa Maria Maddalena.

L’Arcivescovo Aristarchus, Patriarca greco ortodosso e vescovo di Gerusalemme: “Nonostante la lentezza del processo di pace, i pellegrinaggi dovrebbero continuare a recarsi nella terra nella quale si rivelò Dio, dove noi siamo uniti…. Noi dovremmo incoraggiare i pellegrini a venire qui e qui imparare noi tutti la storia sacra che ha avuto luogo in questa terra, contribuendo così alla realizzazione della pace”. Monsignor Antonio Franco, Nunzio apostolico presso il Vaticano: “E’ importante per i leader cristiani incoraggiare il pellegrinaggio verso la Terra Santa. Possiamo vedere come la gente risponda a questo richiamo ed all’incoraggiamento dei leader della cristianità all’interno delle Chiese e delle organizzazioni cristiane, ma anche da parte dei cristiani nella Terra Santa stessa…. Apprezzo gli sforzi per organizzare un facile ingresso in Terra Santa ai cristiani, compresi anche i cristiani provenienti da Gaza…” Il Vescovo Suheil Dawani, Capo della Chiesa Anglicana, ha infine aggiunto: “Gesù è stato Principe di pace….è giunto il momento di accogliere turisti e pellegrini nello spirito della riconciliazione in questa Terra unica al mondo dove i popoli uniti nella fede di Abramo vivono e lavorano insieme….

Molti hanno una loro Bibbia…., ma quando si visita questa terra e si vedono i luoghi dove tutto è avvenuto, allora qualcosa di quanto raccontato nella Bibbia diviene nuovo….”. “Noi pensiamo che il turismo possa essere il ponte di pace e di comprensione tra le Nazioni”. Così ha concluso Elias Al Arja, direttore dell’associazione alberghiera dell’Autorità Palestinese. Un appello unanime per scoprire il significato del pellegrinaggio come esperienza eccezionale per tutti gli uomini di fede.