Un 2009 in crescita per il Consorzio Quality Group che ha chiuso i dati di vendita con un segno positivo, pari al + 4%. L’andamento dell’anno è stato altalenante, con un calo sensibile nel primo trimestre, recuperato nei trimestri successivi grazie a un buon incremento delle vendite. Un risultato sorprendente, tenendo conto delle oggettive difficoltà del 2009, caratterizzato dalla crisi economica e da una forte riduzione nel settore degli acquisti di beni e di servizi di ogni genere.
“Se il primo trimestre 2009 si è chiuso a – 22%, il secondo ha registrato un + 8,5%, il terzo un +13%, completando il recupero della perdita del primo trimestre, e infine il quarto a + 8%” ha commentato Michele Serra, Presidente di Quality Group. “Abbiamo analizzato a fondo questi dati, soprattutto quello negativo relativo al primo trimestre: il crollo delle vendite è stato dovuto a una crisi più che altro psicologica. Infatti, nel resto dell’anno, questa paura è evidentemente passata, tuttavia la reale situazione di crisi economica ha reso il consumatore molto più accorto ed esigente. Le vendite hanno pertanto premiato gli operatori più flessibili, attenti alla competitività dei loro prodotti e capaci di eccellere realmente nel rapporto qualità/prezzo.

 

Per quanto riguarda l’andamento delle destinazioni, hanno sofferto le Americhe, segno che la psicosi della febbre suina ha influenzato le vendite di tutta quest’area. Un po’ di flessione anche per l’India, dovuto agli attentati di Mumbay. Eccellenti le vendite per l’Africa, buona ripresa per la Cina, dopo il calo del 2008 dovuto soprattutto all’organizzazione dei Giochi Olimpici, che avevano determinato un forte rialzo dei prezzi dei servizi a terra. Molto bene l’Europa, ottime performance per Giappone e Australia. Risultati sbalorditivi per il Medio Oriente e per le new entry Malesia e Filippine, che hanno fatto registrare un aumento del 150%.

 

Le scelte strategiche del gruppo sono state premiate, anche in un anno di forte recessione, da un risultato in crescita, vicino al record dei 90 milioni del 2007. E’ stata certamente vincente la decisione coraggiosa, presa a inizio 2009, di non tagliare gli investimenti commerciali, di formazione delle agenzie di viaggi e di sviluppo di prodotto, come pure di non penalizzare in alcun modo il personale. Questa scelta ha pagato in pieno nel momento di uscita dalla fase acuta della crisi: quando il mercato è ripartito, eravamo pronti a rispondere anche alle esigenze più particolari.

Ci tengo ancora una volta a sottolineare che durante questa particolare congiuntura economica è emersa la validità della formula imprenditoriale del Quality Group: essendo un consorzio di operatori specialisti, il gruppo è competitivo a 360°, e la flessione di alcuni prodotti viene facilmente compensata dalla crescita degli altri, ugualmente vincenti sul mercato. Se si sono ridotte le vendite in una determinata area del mondo, abbiamo recuperato in Africa, Europa, Asia, Australia e Medio Oriente.

 

Ritengo che la crisi abbia comunque accelerato i processi in atto da alcuni anni: la necessità di una specializzazione sempre più accentuata, di prodotti ancora più personalizzati, di concretezza nella qualità. Questa è la strategia che il Quality Group ha messo in atto da gennaio 2009: processi organizzativi, innovazione informatica, prodotti fortemente rinnovati, rapporti intensificati con i partners stranieri, per offrire un’assistenza e un’accoglienza davvero unici.

E il 2010 si è aperto sotto un segnale estremamente promettente: infatti, in gennaio abbiamo registrato un aumento delle vendite del + 50% rispetto allo stesso mese del 2009” conclude Michele Serra.