Domenica 9 maggio 2010 l’aeroporto di Forlì era regolarmente aperto nonostante comunicati Enac che davano la chiusura di alcuni aeroporti italiani del Nord. L’Enac, in questo caso, non aveva nominato gli aeroporti, ma aveva dato soltanto coordinate geografiche per quanto riguarda la chiusura. In queste coordinate non rientrava l’aeroporto Ridolfi che invece proseguiva normalmente la sua attività di voli. Certamente una programmazione “non regolare” a seconda delle destinazioni. Molti notiziari nazionali, evidentemente non tenendo conto delle coordinate o comunque generalizzando, hanno dato erroneamente per “chiuso” appunto l’aeroporto forlivese.
A questo riguardo, il Presidente della Seaf, dott. Franco Rusticali, ha inviato una nota alla Direzione comunicazioni istituzionali dell’Enac in cui si legge:”A causa della nube vulcanica i disagi per i passeggeri si sono moltiplicati anche per un’imprecisa comunicazione diffusa dagli organi di stampa e dalle televisioni che non hanno mai menzionato l’aeroporto di Forlì come scalo aperto ai voli. Tenuto altresì conto che lo stesso aeroporto risulta essere il secondo scalo regionale dopo Bologna.
Tutto ciò ha creato disservizi e disinformazione a tutti i passeggeri, contribuendo a creare ulteriore clima caotico. Inoltre non è stato possibile offrire i nostri servizi alle Compagnie e ai passeggeri che avrebbero potuto usufruire del nostro scalo come alternato ad altri aeroporti chiusi a causa della nube.
Sottolineando il nostro impegno per garantire un servizio in linea con gli standard di efficacia e di efficienza da Voi richiesti, porgo distinti saluti”.