Si apre mercoledì 8 dicembre una mostra organizzata dalla Fondazione Geiger su questa grande arte presepiale che si è mantenuta intatta nel corso dei secoli.  Da mercoledì 8 dicembre – inaugurazione alle ore 16 – fino al 9 gennaio 2011 si terrà la mostra “Passeggiando nel Presepe. Storia, arte, sapori e tradizioni napoletane del ‘700”, organizzata dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger nella Sala delle Esposizioni in Corso Matteotti 47, a Cecina (Li). Un evento che vuole rendere omaggio in tutti i suoi aspetti la grande tradizione e l’originalità del Presepe Artistico Napoletano, che ha vissuto la sua stagione d’oro nel corso del ‘700. Un periodo in cui a Napoli si assiste ad una grande fioritura artistica e culturale che coinvolge anche la rappresentazione dell’arte presepiale che esce dalle chiese, dove era oggetto di devozione religiosa, per entrare nelle case dell’aristocrazia borbonica con scene sempre più realistiche, sfarzose e ricche di particolari realizzate da artisti e abili artigiani. Un presepe che si sviluppa sulla figura dei “Pastori”, il nome che viene dato a tutti i personaggi che compongono le scene, realizzati attraverso ben 11 fasi di lavorazione: prototipo, stampo, delineazione testa e arti, modellatura, occhi, pittura, manichino, montaggio, vestitura, atteggiamento, lavorazioni parallele. Si tratta di statue costruite con terracotta, legno e occhi di vetro con grande maestria e ricchezza di dettagli alte fino a  35 – 40 centimetri e vestite con tessuti pregiati di seta e bottoni dorati e le figure femminili decorate con orecchini di corallo. In questo nuovo contesto il presepe si colloca tra il sacro e il profano. Infatti accanto alle figure tradizionali come i Magi, gli Angeli, la Madonna e i pastori addormentati con i loro animali, trovano posto i “vizi” raffigurati da gruppi di uomini intenti a giocare a carte o a fare baldoria attorno al tavolo di una taverna spesso in compagnia di suonatori di mandolino.

La mostra “Passeggiando nel Presepe” è stata ideata e curata da Valeria Valerio e realizzata dall’artista napoletano Armando Piscitelli, discendente da una storica famiglia napoletana cultrice di arte presepiale, con la collaborazione dell’architetto Gianluca Marangi che ha realizzato l’allestimento insieme alla Sirt, società specializzata di Napoli che annovera tra le sue attività i lavori per il Teatro San Carlo di Napoli e le scenografie teatrali per gli spettacoli di Luca De Filippo. Il percorso espositivo racconta dalla costruzione dei singoli personaggi fino alle scene più importanti del presepe. Tutto questo supportato da grandi pannelli illustrativi sull’evoluzione del Presepe Napoletano nel corso dei secoli con le frasi scritte da viaggiatori e scrittori. Poi teche con gli strumenti che venivano utilizzati dagli artisti napoletani per costruire i “Pastori”. Proprio a loro sarà dedicata un ampia sezione della mostra con l’esposizione di tre rari pezzi pregiati di cui due originali del ‘700. Si tratta del “Banco dell’arrotino” opera di Felice Bottigliero ( 1684 – 1757), il “Ciabattino” realizzato da Lorenzo Mosca ( 1721 – 1789) e poi il venditore di baccalà detto “Baccalaiulo” di fabbricazione più recente.

In un’altra sezione della mostra sono state costruite in legno, sughero e terracotta, le tre scene più importanti del presepe: l’Annunciazione, la Natività e la Taverna. In queste scene sono collocate oltre 30 statue costruite appositamente per questa occasione da artigiani napoletani nel rispetto più rigoroso della tradizione. Tra queste figure spicca il personaggio di San Giuseppe in particolare evidenza anche perché si tratta del Patrono di Cecina, la città che ospita la mostra. E poi Pulcinella che rappresenta il personaggio più originale del Presepe Napoletano inserito nella Taverna, la scena più ricca di tutto il presepe. “Abbiamo voluto creare una mostra essenziale ma allo stesso tempo divulgativa – ha spiegato la curatrice Valeria Valerio – perché il nostro obiettivo è quello di raccontare il Presepe Napoletano con in primo piano il “Pastore” e tutto quello che rappresenta in questa tradizione famosa in tutto il mondo”.  “Uno dei motivi per cui l’arte presepiale napoletana ha riscosso tanto interesse e successo nel corso dei secoli sino ad oggi – ha aggiunto Armando Piscitelli –  risiede nel grande valore artistico che critici ed estimatori gli attribuiscono, forse in misura anche maggiore di tre secoli fa. Questa “valenza artistica” è spesso riconosciuta nella perfezione delle forme, nell’emozione generata nello spettatore e, soprattutto, nell’operazione culturale realizzata con la trasposizione scenografica dalla terra di Palestina alla vita quotidiana del Regno di Napoli”.

La mostra sarà inaugurata mercoledì 8 dicembre alle ore 16 con uno spettacolo musicale di strumenti popolari, zampogne e la ciaramella e saranno distribuiti biscotti della tradizione napoletana del ‘700 come i “Roccocò”, i “Susamielli” e le “Sapienze”. Inoltre dal 1 dicembre nella Sala delle Esposizioni, sarà esposto il “Calendario dell’Avvento”, uno strumento, stavolta della tradizione nordica,  composto da 25 finestrelle che segna i giorni che passano per arrivare al Natale, dal 1 al 25 dicembre. Ogni giorno sarà aperta una finestrella con all’interno i disegni realizzati dai bambini della scuola elementare di Cecina. “Un elemento in più – ha commentato il presidente della Fondazione Geiger Giovanni Servi – per sottolineare lo stretto legame tra la mostra e il nostro territorio seguendo la finalità della nostra Fondazione. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere i bambini che hanno realizzato con entusiasmo i 25 disegni inseriti nel calendario”. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 9 gennaio 2011 con ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Sono possibili visite guidate per gli studenti delle scuole nei giorni feriali su prenotazione. Per informazioni: Fondazione Culturale Hermann Geiger, tel. 0586 – 635011, sito web:  www.fondazionegeiger.it