“Roma punta sul golf”. A parlare il vicesindaco di Roma, sen. Mauro Cutrufo, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Pro Am di Natale al Circolo Fioranello. “Il golf è una passione sempre più diffusa– ha aggiunto Cutrufo – ma è anche un nuovo segmento di turismo che ha già fatto la fortuna di una regione come l’Andalusia e di paesi come la Costarica, dove già esiste un sistema di offerta d’appeal per chi ama questo sport.
Anche a Roma il golf può diventare un elemento di attrazione per quei circa 50 milioni di viaggiatori l’anno che lo considerano la prima motivazione di scelta di una vacanza. Per questo abbiamo promosso la nascita del Golf District, e già stiamo proponendo all’estero un pacchetto turistico con il sistema dei campi romani.
Nella Capitale – prosegue Cutrufo – ci sono ancora grandi margini di sviluppo per i nuovi segmenti, come quelli previsti all’interno del Secondo Polo, che sono, oltre il golf, quello del turismo nautico-diportistico-crocieristico, del turismo legato alla natura e alla fruizione dei parchi verdi, del turismo congressuale– convegnistico– fieristico e quello dei parchi a tema. Questi ultimi, in altre città del mondo, sono addirittura il principale elemento di attrazione.
In Cina, la Disney, azienda leader del settore, investirà 3,6 miliardi di dollari e a Parigi intende costruire un nuovo parco a tema sulla natura. In questi giorni – conclude Cutrufo – Roma si conferma la città italiana più desiderata dai turisti italiani e stranieri. Ma sarà puntando sui nuovi turismi che si potranno invogliare i visitatori ad allungare la durata della loro permanenza”.
Nel corso del convegno “Golf: turismo e territorio”, l’architetto Paolo Portoghesi si è soffermato a lungo sull’importanza dei nuovi sistemi turistici come quello golfistico e dei parchi a tema. Questi ultimi ha detto sono stati troppo a lungo sottovalutati nel nostro Paese, quando invece sono un elemento sostanziale all’interno di una strategia turistica ed hanno dato un contributo fondamentale anche alla storia dell’urbanistica dei paesi che li hanno ospitati.