Fino al 27 aprile 2011, Palazzo Farnese sarà aperto al pubblico grazie ad una mostra storica intitolata “PALAZZO FARNESE – Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia”. Oltre 150 opere tra dipinti, statue, disegni, sculture, monete, arazzi e ceramiche, faranno rivivere cinque secoli dell’affascinante storia del Palazzo: dai fasti cinquecenteschi della famiglia Farnese, al periodo moderno, fino a questi ultimi 135 anni del Palazzo come sede dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Ecole française de Rome.

Una significativa scelta di opere della collezione Farnese verrà riportata nel luogo dove essa si formò grazie alla passione di questa famiglia. L’esposizione, posta sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica italiana e della Presidenza della Repubblica francese, nasce dalla volontà di Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia. È realizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio, Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, la Provincia di Roma, e CulturesFrance.

La mostra è curata dal prof. Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa e dall’arch. Roberto Cecchi, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Per l’occasione dunque, le porte di Palazzo Farnese si apriranno – su prenotazione – accogliendo il ritorno del Museum Farnesianum. Si ricomporranno le storiche sale degli Imperatori e dei Filosofi, i famosi Daci Prigionieri riprenderanno il loro posto ai lati del portone del Grande salone.

Il ritorno di queste opere antiche è dovuto ai generosi prestiti della splendida collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nuovamente esposta nel suo luogo originario. Il cortile, inoltre, sarà ripopolato in modo virtuale con le imponenti sagome dell’Ercole Farnese, dell’Ercole latino, nonché del Toro Farnese accanto alla monumentale statua in porfido di Apollo, all’epoca detta Roma triumphans.

Tra gli arredi più importanti si potrà vedere lo “studiolo” del Museo di Ecouen, rarissimo mobile rinascimentale appositamente realizzato da maestranze romane per conservare la collezione di monete e di glittica dei Farnese. Arazzi del Quirinale, prestati dal Presidente della Repubblica italiana, e del castello di Chambord riprenderanno il loro posto nei saloni del piano nobile, con le maioliche rinascimentali.

La ricchissima quadreria verrà riallestita nella Galleria nord-est, insieme alla raffinata collezione dei disegni preparatori di Annibale Carracci, provenienti tra l’altro dal Musée du Louvre, accompagnati dagli affreschi del Palazzo Fava di Bologna.

Così il Ritratto di Papa Paolo III di Tiziano, Cristo e la Cananea che Annibale Carracci dipinse per la cappella privata del cardinale Odoardo, le opere di Sebastiano del Piombo, di Carracci, di El Greco, testimonieranno la qualità della spettacolare collezione Farnese. La maggior parte di queste pitture provengono dal Museo di Capodimonte e dalle gallerie di Parma e di Bologna.

La mostra è un’occasione unica per consentire al pubblico di rivivere i vividi colori dei “fasti farnesiani” che evocano gli splendori di una corte ricca e colta. Consentirà di resuscitare le storie incrociate di pontefici, cardinali, re, ambasciatori, artisti che nell’arco di cinque secoli, tra politica e arte, vissero e si incontrarono a Palazzo Farnese facendone un luogo eccezionale e vivente.

L’organizzazione è affidata a Civita e la realizzazione del catalogo a Giunti arte mostre musei