di Antonella Pino d’Astore.

Tutto comincia con le dichiarazioni del Ministro Brambilla all’indomani delle manifestazioni di piazza e delle tensioni politiche in Egitto e in altri paesi africani. Il ministro Brambilla richiama alla necessità di maggiore informazione preventiva da parte dei turisti e istituisce il servizio “Vacanze Sicure” di Easy Italy, un call center attivo sette giorni su sette che risponde in tutte le lingue principali, compreso il russo e il cinese.

L’on. Brambilla non risparmia un rimprovero a coloro che scelgono le destinazioni per le proprie vacanze sulla base di suggestioni e curiosità, senza approfondire prima gli eventuali rischi e pericoli, come nel caso della turista italiana rapita in Algeria. Il Ministro del Turismo sottolinea che calamità naturali e tensioni di tipo politico sono tra le principali ragioni che hanno determinato l’intervento del governo italiano con l’Unità di crisi della Farnesina negli ultimi anni.

Con l’obiettivo di garantire le risorse per tali interventi, oltre che per rimborsare ai cittadini il costo delle vacanze rovinate da eventuali disguidi logistici e organizzativi, lo sforzo del ministro Brambilla si concentra sul Codice del Turismo.

All’interno del Codice del Turismo”, spiega l’on. Brambilla, ” che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, ho voluto dedicare ampio spazio a questo tema, con la previsione di congrue polizze assicurative che gli organizzatori dei viaggi sono tenuti a istituire in ogni occasione e che tengano quindi conto di tutti gli imprevisti che possono presentarsi durante il viaggio. Insieme al Fondo di Garanzia, già attivo e dedicato a queste finalità, ritengo che saremo quindi in grado di provvedere alla copertura di tutte le spese previste per un’efficace assistenza”.

È proprio a questo punto che insorge Roberto Corbella, Presidente Astoi, decisamente in disaccordo con tali dichiarazioni. “Oltre che per l’inutilità dell’istituzione del servizio “Vacanze Sicure”, che dovrebbe fornire informazioni agli italiani con particolare riguardo ai viaggi in quelle aree che il Ministro definisce “più calde del mondo”, dove cioè al momento è “sconsigliato” recarsi, le dichiarazioni del Ministro continuano a stupirci in quanto è la prima volta che il Dipartimento si occupa di turismo vero l’esterno e di emergenze”.

Tuona Corbella: “Sino a oggi, gli operatori del settore si sono fatti carico di tutte le spese per la gestione delle emergenze, con un costo stimato, per gli ultimi anni, in oltre 110 milioni di euro. Tutto ciò senza aver avuto alcun tipo di supporto dal Dipartimento del Turismo. Se questa è la nuova intenzione del Ministro, ci piacerebbe conoscere il relativo programma politico e confrontarci su di esso come operatori del settore”.

Divergenza di vedute anche sui programmi e sugli interventi normativi per il settore, e Corbella continua così: “ Più volte abbiamo sottolineato, in piena condivisione con tutte le associazioni di categoria del settore, l’impraticabilità, richiedendone lo stralcio integrale, di una Super Polizza Assicurativa a carico degli operatori del settore.  La previsione di una copertura assicurativa così come proposta, comporterebbe non solo oneri insostenibili a carico degli operatori, ma è anche ritenuta inattuabile dalle stesse compagnie assicurative”.

Corbella contesta l’efficacia del Fondo di Garanzia e conclude amaramente: “Questo è l’ennesimo tentativo di far pagare solo agli operatori la gestione delle emergenze. Ricordiamoci, infatti, che l’attuale Fondo di Garanzia esistente presso il Dipartimento del Turismo, che dovrebbe intervenire espressamente in tali frangenti, è alimentato esclusivamente con i soldi degli operatori e non è mai intervenuto in soccorso di nessuno”.

Antonella Pino d’Astore