Si sono aperte sabato scorso le porte di Indaba 2011, ospitata come ogni anno a Durban, presso l’International Convention Centre. Con quasi 3 mila accreditati tra hosted buyers internazionali e visitatori, Indaba si è confermata anche quest’anno come il più importante appuntamento con il mondo del turismo sudafricano.

Il ministro del turismo, Marthinus van Schalkwyk, durante la cerimonia di apertura, ha ricordato il successo ottenuto dal Sudafrica durante i Mondiali di Calcio del 2010: «Dopo un anno fenomenale come il 2010 al quale hanno contribuito tutti i sudafricani, possiamo dire che il turismo oggi gioca un ruolo più importante che mai nel nostro Paese. Il turismo non è fatto solo di statistiche, strategie e obiettivi: è molto di più. Sono le persone l’ingrediente magico che differenzia il turismo da ogni altro settore economico». 

Il tema centrale della fiera di quest’anno è “Playing globally, winning locally”, che racchiude l’obiettivo di crescita e creazione di posti di lavoro nel settore del turismo,raggiungibile attraverso una forte presenza a livello internazionale. Questi gli obiettivi specifici illustrati dal Ministro: raggiungere i 15 milioni di arrivi internazionali e  50 milioni di arrivi nazionali; accrescere il contributo del turismo al PIL del Paese fino a 499 miliardi di Rand (nel 2009 è stato pari a 189,4 miliardi) e creare 225 mila nuovi posti di lavoro entro il 2020

«Dal punto di vista della promozione – ha dichiarato Ms January-McLean, CEO di South African Tourism – crediamo che il miglior modo per descrivere il nostro Paese sia raccontare come niente del Sudafrica e del suo popolo è ordinario e che è grazie alla nostra gente che l’esperienza della destinazione diventa più forte per i visitatori».

Illustrando una delle prossime campagne di promozione che affiancheranno la global campaign, Ms January-McLean ha annunciato che la National Geographic Adventurers Wanted, sviluppata in collaborazione con National Geographic, promuoverà la destinazione nel segmento avventura in alcuni mercati strategici, tra cui l’Italia (gli altri sono Australia, Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna).