Le foreste sono i polmoni del pianeta, ma non solo. Custodiscono tesori impossibili da ricreare artificialmente ed immense energie a cui attingere, specie dal punto di vista emotivo. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proclamando il 2011 ‘Anno Internazionale delle Foreste’ (www.un.org/en/events/iyof2011). La ferma intenzione è quella di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo. Le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone e sono fonte di benefici a livello sociale e culturale. In più costituiscono il fondamento del sapere di tutte le popolazioni indigene e come ecosistemi giocano un ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell’attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
L’Italia ha attualmente una superficie forestale di circa 10.400.000 ettari, pari al 33% del territorio nazionale. E la maggior parte di tali boschi è in buone condizioni. Ogni italiano può contare su una media di circa 0,16 ettari a persona. In Alto Adige sale a 1 a testa.
Proprio dal Südtirol potrebbe iniziare un ideale percorso in quattro tappe, che tocca alcuni luoghi emblematici e pieni di fascino. Distribuito su quattro province, fra Lombardia e Trentino Alto-Adige, c’è l’imponente parco dello Stelvio. Il parco include un’ampia varietà di ecosistemi, con grandi dislivelli, dai 650 ai 3900 metri sul livello del mare delle vette dei ghiacciai. È il regno di cervi, camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, tassi e donnole. Nidificano nella zona la pernice bianca, la coturnice, il gracchio corallino, il corvo imperiale, il gallo forcello, il francolino di monte, la poiana, lo sparviere, il gufo, l’aquila reale e il gipeto.
Di recente è stato spesso avvistato anche l’orso bruno. Il Garberhof di Malles in Val Venosta (Tel. 0473.831399; www.garberhof.com) si trova in provincia di Bolzano, a quattro passi dal Parco. È vicinissimo al Lago di Resia e circondato da un paesaggio maestoso e pacificante. L’albergo è il segno evidente dei benefici che si possono trarre dall’integrazione fra natura e lavoro umano, avendo investito molte risorse nell’installazione di pannelli fotovoltaici e nell’abbattimento dell’impatto ambientale della struttura.
Scendendo verso il centro del Bel Paese, si arriva in Toscana. Il parco forestale del Giogo-Casaglia si allarga nell’Appennino Tosco-Romagnolo per oltre 6.000 ettari tra i comuni di Palazzuolo sul Senio, Borgo San Lorenzo, Firenzuola e Scarperia. Il Patrimonio Agricolo Forestale della Regione Toscana si estende su una superficie complessiva di oltre 110.000 ettari e costituisce quasi il 20% di tutte le foreste “demaniali” italiane. Al Giogo-Casaglia è possibile ammirare l’anemone bianca, il ranuncolo favagello, il ciclamino primaverile, il giglio martagone, l’elleboro, diverse specie di orchidee. E anche picchio verde, picchio rosso maggiore, tordela, cesena, tordo sassello, bottaccio, merlo, santipalo, capinera, sterpazzola, luì piccolo, taccola, cornacchia, ghiandaia, gazza, fringuello, peppola. Il Monsignor della Casa Country Resort & Spa a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, a 27 km da Firenze (Tel. 055.840821; www.monsignore.com) è così un avamposto perfetto per visitare Giogo-Casaglia, trovandosi alle pendici delle prime colline.
Scavallando la dorsale appenninica, eccoci in Umbria. Il Monte Subasio separa e insieme collega, come cornice naturale, i centri storici di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra. Storia, natura e cultura si fondono fra le gole e le pendici del monte. Assisi, il cui nucleo storico è nel Parco che prende il nome dalla vetta, ne costituisce la porta naturale. Entrando, si rimane ammaliati dal fascino di un luogo mistico, ancora permeato dallo spirito di San Francesco e dal suo smisurato amore per la natura, che si manifesta qui a sua volta come una lode. Nel cuore della terra umbra, proprio lì vicino, immerso nella vastità della vallata e nel confortevole abbraccio secolare dei boschi che furono attraversati da pellegrini, santi e artisti, si trova il Romantik Hotel Le Silve di Armenzano (PG) (Tel. 075.8019000; www.romantikhotels.com/Armenzano). Le Silve ha molti pregi, in tal senso: niente inquinamento luminso, materiali naturali e un’aria che profuma della profondità di alberi e terra. Potrebbe essere l’emblema dell’integrazione tra storia, paesaggio e ospitalità.
Concludiamo con un salto verso ovest, sulla costa di una delle più belle isole del Mediterraneo, la Sardegna. Il verde profondo della foresta di Is Cannoneris (CA) è un piacere che si respira: con la maggior concentrazione di lecci in Europa è considerata una delle più ricche dell’area sulcitana. Non è raro avvistare il cervo sardo ed altri animali. La presenza di alcuni nuraghi e le pareti a strapiombo di Calamixi impreziosiscono la visita, nella costa sud-occidentale. In zona si può alloggiare all’Aquadulci Hotel (Tel. 070.9230555; www.aquadulci.com). Rifugio di grande semplicità e classe, affacciato su un tratto di costa tra i più belli dell’isola, si trova a Chia (CA), in località Spartivento.
Boschi e foreste sono lì ad attenderci, da sempre. Spetta a noi prendercene cura