Primo compleanno per il “Net 6000”, il nuovo sistema di smistamento dei bagagli in transito inaugurato al Leonardo da Vinci l’8 luglio dello scorso anno. I lavori sono stati gestiti da Aeroporti di Roma e realizzati da SELEX Elsag (già’ ELSAG Datamat), una società’ Finmeccanica.

La struttura, realizzata in soli quattro mesi e con un investimento di 20 milioni di euro, ha ridotto notevolmente la possibilità che le valigie trattate siano smarrite o disguidate, toccando il 44% in meno rispetto allo scorso anno.

Il NET 6000 è il più avanzato impianto di questo tipo realizzato nel nostro Paese, e ha permesso al Leonardo da Vinci, primo aeroporto per traffico in Italia e sesto scalo in Europa, di ottenere miglioramenti significativi sui servizi offerti ai passeggeri, come testimoniato dal recente certificato riconosciuto ad ADR dalla IATA nell’ambito del progetto BIP (Baggage lmprovement Program), un programma che premia gli operatori che hanno ottenuto i maggiori incrementi nell’anno per la qualità del servizio offerto.

Il “cervello” della struttura è il sistema di smistamento di SELEX Elsag MBHS (Multisorting Baggage Handling System) in grado di gestire un flusso di 6000 bagagli/ora; ciò permette di controllare e smistare automaticamente i bagagli dei passeggeri in transito, migliorando l’efficienza operativa degli handler che fino scorso anno svolgevano queste operazioni manualmente.

 

Sviluppato su due livelli su un’area totale di oltre 7.000 metri quadrati e una lunghezza complessiva dei nastri bagagli di 1.200 metri, l’impianto integra tutte le funzioni principali di un sistema di smistamento BHS (Baggage Handling System): introduzione dei bagagli, riconoscimento e tracciatura mediante lettura codice a barre, controllo radiogeno del 100%, smistamento nelle 42 baie servite. L’imponenza della struttura è testimoniata dai numeri che la caratterizzano: 300 motori elettrici muovono i nastri, 450.000 sono i kg delle carpenterie metalliche, 600 i metri delle tubazioni fluidi, 6.500 metri la lunghezza dei cavi in fibra ottica, 25.000 quella dei cavi trasmissione dati e 65.000 quella dei cavi a servizio dell’impianto.

 

Continua l’impegno di ADR nell’affrontare i costanti aumenti di traffico con efficienza tecnica e organizzativa, auspicando  nel contempo la rapida risoluzione dello stallo  normativo di riferimento che permetterebbe l’avvio del piano di sviluppo dello scalo capitolino.