Di Alessandro Valentini.

 

In Australia anche al di fuori degli itinerari più tradizionali l’offerta turistica propone esperienze uniche e mai banali. Per esempio è possibile scoprire l’arte delle donne aborigene, addentrandosi nel cuore dell’Australia e recandosi in visita al Tjanpi Desert Weaver, un centro culturale che da lavoro a donne aborigene provenienti da una vasta area al centro dell’isola-continente.

 

Il centro è stato voluto dal Ngaanyatjarra Pitjantjatjara Yankunytjatjara Women’s Council (NPY), una organizzazione indigena creata nel 1980 ad Alice Springs dalle donne della tribù Anangu; l’organizzazione ha oggi un ruolo molto importante nel fornire servizi sanitari, sociali e culturali a 28 comunità aborigene dell’Australia centrale, a ridosso dei confini tra i tre stati Western Australia, Northern Territory, South Australia. Obiettivo del Tjanpi Desert Weaver è la promozione della cultura aborigena, affinché cultura, valori e tradizioni di questo popolo non vadano persi ma anzi possano continuare ad essere tramandati di generazione in generazione.

Oggi presso il Tjanpi Desert Weaver donne aborigene provenienti da 18 comunità diverse svolgono numerose attività artigianali tradizionali, la principale delle quali è l’intreccio e la lavorazione di fibre naturali per la realizzazione di cestini e di altri contenitori, ma anche di sculture multiformi; tale attività rappresenta oggi una delle principali forme di sostentamento delle popolazioni aborigene locali. Le donne inoltre si occupano della ricerca nella vegetazione selvaggia dei materiali utili anche per altri tipi di manufatti, come utensili, calzature o i wiltjas (teli per il sole); contestualmente raccolgono anche erbe curative come irramangka, mingkulpa, tabacco, foglie e cortecce per tinture, ed anche formiche del miele ed altri piccoli insetti indispensabili per la preparazione di piatti tipici del bush tucker, la cucina tipica aborigena, a base di piante e animali selvatici del “bush” australiano.

Intanto si è chiuso pochi giorni fa “My SA”, il concorso lanciato il 24 maggio scorso dal South Australian Tourism Commission, che ha raccolto più di 1650 testimonianze sotto forma di racconti, foto e video di altrettante esperienze di viaggio di cittadini dello Stato di South Australia all’interno del loro Stato. Le migliori 200 testimonianze sono state pubblicate sul sito www.southaustralia.com, mentre gli autori sono stati premiati con un buono di 200 dollari australiani da spendere durante la prossima vacanza in Australia meridionale.

Molte delle esperienze di viaggio proposte e poi premiate hanno avuto per oggetto i numerosi eventi che rendono questa parte d’Australia una terra ricca di appuntamenti, dalle manifestazioni sportive come il rally Classic Targa Adelaide, l’International Kite Flying Festival o il Carrieton Rodeo, ai festival musicali, come la Riverland Balloon Fiesta o il Northern Lights (parte dell’Adelaide Festival of Arts). Il calendario ricco di eventi contribuisce a fare del South Australia la terra ideale per i viaggiatori amanti dell’avventura e alla ricerca di libertà e divertimento.