Di Alessandro Valentini.

Il jet lag è una di quelle problematiche cui tutti coloro che viaggiano sulle lunghe distanze dovrebbero prestare la giusta attenzione: l’attraversamento di molti fusi orari per raggiungere mete esotiche, o comunque molto lontane,

all’arrivo a destinazione può provocare infatti quel classico scombussolamento fatto di insonnia notturna e sonnolenza diurna che può facilmente rovinare i primi giorni di vacanza e che di fatto potrebbe vanificare al ritorno l’effetto rigenerativo atteso dalla vacanza e dal viaggio.

Al centro di tutto c’è la melatonina, la sostanza prodotta nottetempo dalla ghiandola pineale e che sincronizzandosi con l’alternanza di luce tra giorno e notte regola il nostro orologio biologico. E’ quindi tenendo ben presente il ruolo decisivo della melatonina che si possono prevenire i fastidiosi disturbi che si potrebbero manifestare una volta giunti a destinazione.

Questo è quanto consiglia Alberto Bergamin, Amministratore delegato di Tempur, l’azienda specialista del sonno e famosa per l’omonimo materiale termosensibile,comodo, duraturo e ergonomico alla base dei suoi prodotti, frutto di una tecnologia sviluppata dalla Nasa per migliorare il comfort e la protezione dall’accelerazione di gravità sui sedili dei veicoli spaziali e perfezionato per usi privati nel 1991 in Danimarca da Tempur® World.

Bergamin non lesina consigli: “Il primo suggerimento per combattere il jet lag è di sfruttare la luce, naturale o artificiale, per far sì che il nostro cervello si sincronizzi con il nuovo orario” . Così, se si viaggia verso est, in aereo è consigliabile dormire, magari con l’aiuto di una mascherina per gli occhi; è importante poi esporsi al sole del mattino e adeguarsi agli orari delle attività locali. Viceversa, se si viaggia verso ovest, meglio ritardare il sonno: in aereo è preferibile evitare di dormire, e poi occorrerà esporsi al sole pomeridiano, e programmare attività serali. In generale in aereo è bene spostare subito le lancette dell’orologio sull’orario di destinazione.

E’ inoltre auspicabile che nei giorni immediatamente precedenti e susseguenti il volo si opti per una dieta leggera, senza alcol e caffè, e si beva molta acqua.

Bergamin aggiunge poi che bisogna fare molta attenzione anche alla posizione e al supporto su cui ci si riposa durante il viaggio: un sonno veramente rigenerativo è possibile solo se ci si può adagiare in posizioni naturali e comode. Il supporto ideale non dovrebbe essere né troppo morbido né troppo duro, per adattarsi correttamente alla colonna vertebrale, riducendo così la pressione che altrimenti rallenterebbe eccessivamente la circolazione sanguigna.

Ed è proprio per favorire un corretto relax durante i lunghi viaggi in aereo che Tempur ha studiato una linea di accessori nell’esclusivo materiale Tempur – molto efficace nell’alleviare la pressione e nel garantire la corretta postura di collo e schiena – come i guanciali, i collari e i supporti lombari da viaggio.

Il massimo della comodità e della praticità è il Travel Set Tempur, che riunisce guanciale cervicale e sovramaterasso in una pratica borsa da viaggio.

Ma Tempur non è l’ideale solo durante i viaggi: oggigiorno sempre più hotel e spa in tutto il mondo stanno scegliendo di dotarsi di materassi e guanciali Tempur per coccolare i propri clienti con un comfort unico e salutare.