Una pagina di storia, che si confonde con il mito, rimasta aperta per offrire ai turisti, amanti del mare ma anche della scoperta di un luogo ricco di attrattive, un paesaggio unico, illuminato dal sole, accarezzato dal vento dell’Oriente, ingentilito dalle variopinte pennellate di arte, regalate dall’uomo nel corso dei millenni. Questo è il Salento, terra di luce  e di natura, che offre un turismo che concilia riposo e divertimento, scoperta e cultura.

Per agevolarne la conoscenza da parte del grande pubblico,   operatori dell’informazione e turistici hanno presentato un programma, di lunghi week end o settimanale, nel mese di giugno, da trascorrere in pieno relax tra mare,  natura  e borghi ricchi d’arte e di storia.

Il lancio di nuove forme di ricettività, come quella dell’”Albergo diffuso” e della ristorazione di Oria, l’adesione di attività produttive, collegabili all’ospitalità, come caseifici e “masserie”, assicura un forte supporto allo sviluppo turistico di un territorio che tanto può regalare a italiani e stranieri in vacanza. 

«L’obiettivo – spiega il sindaco di Oria, Cosimo Pomarico – è di fare sistema e promuovere sempre più lo sviluppo del nostro territorio, puntando sul turismo. Siamo lieti di aver elaborato un pacchetto turistico con i Comuni di Ostuni, Cisternino, Carovigno e Porto Cesareo».

In questa terra il folclore la fa da padrone: grandi feste religiose che si trasformano in pagine di storia, luoghi che evocano le antiche migrazioni da Est verso Ovest, con l’arrivo di popoli, come quello dei Messapi, che segneranno i grandi capitoli della storia della civiltà dell’uomo. E da queste antiche genti al periodo greco e romano fino alla figura splendida di un grande imperatore, Federico II, che qui ha lasciato l’atmosfera medievale. La si può respirare nel borgo di Oria, con le linde stradine.

Procedendo nel tempo, questa è la terra dell’imperatore Carlo V, che fece costruire una grande e spettacolare, per la forma di stella, torre di guardia. E già! Questa è stata terra delle incursioni saracene. Tanto quanto basta per darle un ulteriore tocco di colore: quello della terra di frontiera.

Qui l’atmosfera è magica, la vacanza è surreale: non solo piacere del mare blu che, all’orizzonte, si confonde con l’azzurro del cielo, ma anche di un paesaggio che può sembrare ai confini della realtà, dove antichi riti ripropongono il viaggio dell’uomo sul cammino della civiltà. Questo è il Salento, dove il tempo si è fermato per consentire ai turisti di tuffarsi nel passato per riscoprire ciò che può rendere piacevole il presente.

Salvatore Spoto