di Manuela Ippolito
Boom dei turisti cinesi? Criticità e strategie per affrontare il mercato. C’é un manuale.
Cresce vertiginosamente il turismo outgoing della Cina: Roma e l’Italia non possono perdere questa occasione Ma sappiamo gestirlo e accoglierlo? quali strumenti e quali comportamenti? Questi i principali temi affrontati durante l’incontro promosso da Fiavet Lazio “Come accogliere i turisti cinesi’. I dati parlano chiaro: nel 2012, la quota di turisti cinesi che si sposterà dal Paese raggiungerà gli 80 milioni e sono destinati a crescere anche i flussi verso l’Italia, che ad aprile hanno toccato i 136mila ingressi, con un incremento del 38 per cento rispetto al 2010. Basti pensare inoltre che nel 2010 la Cina ha superato il Giappone nel rating dei viaggi internazionali verso l’Europa. I numeri indicano una grande opportunità per il nostro turismo, “il quale– sottolinea il Costanzo, Presidente Fiavet Lazio -, deve ancora lavorare molto su accoglienza e servizi offerti”.
Le principali criticità da superare: la promozione non unitaria del brand Italia e la lentezza nel rilascio dei visti. Ma per captarei flussi provenienti dal Paese orientale c’è anche bisogno di lavorare per produrre un’offerta di alta qualità: “I turisti cinesi sono molto esigenti dal punto di vista dell’accoglienza e della qualità delle strutture ricettive – spiega Costanzo -, “Questo mercato chiede un’elevazione dell’offerta e dei servizi che offriamo”. Intanto una buona notizia per la Capitale è l’aumento dei giorni di permanenza media dei turisti, arrivati a circa 2 nell’aprile di quest’anno – rivela il Presidente dell’Ente Bilaterale Turismo Lazio Giancarlo Mulas
Ma gli operatori devono fare di più. Ed per questo che per conoscere ed entrare in un grande mercato, fatto da diverse popolazioni, è stato utile l’intervento di Giancarlo Dall’Ara e Patrizia Dionisio, autori del libro “Come accogliere i turisti cinesi.Introduzione alle relazioni con il mercato turistico più grande del mondo”. Tanti i motivi per avvicinarsi in modo sensato al mercato cinese, come evidenzia Dall’Ara: la stima dell’OMT è che il mercato cinese nel 2015 sarà il 4° mercato emettitore di turismo a livello mondiale, un mercato nel quale il numero di persone con forte capacità di spesa è in continua crescita, un mercato relativamente destagionalizzato, e nel quale l’interesse e la pratica di vacanze all’estero è in aumento.
Dall’altra parte viene confermata la fascinazione del viaggiatore cinese verso l’Europa. Un viaggio in Europa viene visto come uno status symbol, anche se spesso i turisti cinesi al ritorno restano molto perplessi per il livello e la qualità dei servizi che trovano in Europa, non vengono soddisfatte le loro aspettative.
E’ chiaro che le imprese turistiche si devono riorganizzare per accogliere il flusso di visitatori proveniente dalla Cina. E’ opportuno quindi conoscere attentamente esigenze, usi, costumi e obiettivi del turista cinese, soprattutto quello big spender e dedicare la massima attenzione alla risoluzione della problematica relativa alla sicurezza e alle truffe che spesso insidiano i visitatori.
L’attrattiva del marchio “made in Italy” e la scelta dell’Italia, quale primo paese europeo, è davvero un risultato importante ma c’è bisogno di una ristrutturazione dell’offerta turistica per questo mercato e creazione di pacchetti dedicati per esempio anche al luxury e allo shopping.
I punti di debolezza dell’Italia sono la sicurezza personale, i pochi voli diretti, la mancanza di indicazioni in lingua, alberghi e strumenti promozionali non sempre adeguati. Ma bisogna puntare su: guide italiane parlanti cinese, diplomi e attestati che riconoscono “l’essere stato lì”, (es.certificazione che hanno visitato la Cappella Sistina), elementi e souvernir che i cinesi amano molto; come anticipato, è fondamentale la promozione di tinerari dedicati allo shopping e al made in Italy, ma soprattutto è urgente migliorare gli standard di accoglienza che rientra nel loro concetto di ospitalità: deve essere dimostrata “con i guanti”.
Inoltre i cinesi prestano molta attenzione al comfort, ai viaggi con tematica sportiva. Non da meno, sarebbero apprezzati anche una serie di menu che includano piatti della tradizione cinese o angoli con l’oriental breakfast
Nel corso del convegno è stato presentato il primo portale in mandarino www.meilideyidali.cn (Bella Italia in cinese) interamente dedicato all’Italia e alla promozione delle eccellenze turistiche, eno-gastronomiche e produttive di alta gamma sul web in Cina. Nel mese di marzo scorso il portale ha registrato 207.619 visitatori unici e si rivolge a 450 milioni di utenti internet. Potrebbe essere un primo passo verso le nuove relazioni con il grande mercato?…
Foto: Andrea Costanzo, Presidente Fiavet Lazio.