Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato di Alitalia sulla mancata acquisizione della compagnia siciliana Windjet.

WINDJET NON E’ MAI RIUSCITA A RISPETTARE LE DATE E GLI OBBLIGHI DERIVANTI DAI VARI ACCORDI FIRMATI CON ALITALIA A PARTIRE DAL 13 APRILE, NONOSTANTE LA VOLONTA’ DI ALITALIA DI REALIZZARE L’OPERAZIONE ALLUNGANDO I TERMINI DELL’ACCORDO E RINEGOZIANDO LE CONDIZIONI D’ACQUISTO.

A seguito delle dichiarazioni odierne da parte dell’Amministratore Delegato di WindJet, dalle quali è evidente la volontà della compagnia catanese di non rispettare le condizioni sottoscritte negli accordi del 2 e 3 agosto scorsi, Alitalia informa che non vi è più spazio per ulteriori trattative con WindJet per l’acquisizione del vettore catanese.

Alitalia sottolinea che, nonostante la sua volontà di realizzare l’operazione, WindJet non e’ mai riuscita a rispettare le date e gli obblighi derivanti dai vari accordi firmati con Alitalia, conferendo cosi all’operazione un profilo di rischio assolutamente imprevedibile ed inaccettabile nell’ottica di una gestione seria e responsabile.

Il 13 aprile era stato firmato il contratto preliminare per l’acquisizione che prevedeva una scadenza al 29 giugno. Già in questa data WindJet non aveva fornito la maggior parte della documentazione sulla situazione patrimoniale e bilancistica, sull’indebitamento e sui rapporti con le società proprietarie degli aeromobili, documentazione necessaria a concretizzare l’accordo in base ad una valutazione chiara del valore della società catanese.

 

La mancanza di questa documentazione rendeva l’acquisizione di WindJet molto più rischiosa per Alitalia dal punto di vista del debito da assumersi.

Ciò nonostante, Alitalia si era impegnata per settimane in una difficile rinegoziazione dell’accordo, reso ancora più complicato da una decisione dell’Antitrust arrivata tardivamente ed estremamente penalizzante per Alitalia.

Un nuovo accordo, basato sull’assunzione da parte di Alitalia di maggiori rischi a fronte di maggiori garanzie bancarie, era stato approvato il 7 agosto scorso dal Comitato Esecutivo di Alitalia, convocato al solo scopo di approvare le nuove condizioni di accordo concordate con WindJet.

WindJet ha comunicato ad Alitalia il 9 agosto di non essere in grado di adempiere agli obblighi derivanti da quel nuovo contratto e anzi di volerlo rimettere in discussione ancora una volta, richiedendo ad Alitalia di firmare senza avere piena visibilità della sostenibilità finanziaria ed operativa dell’operazione.

In particolare, nonostante le continue richieste da parte di Alitalia, non sono mai state fornite evidenze circa la copertura da parte di WindJet di alcune specifiche obbligazioni contrattuali ed economiche in essere nei confronti del fornitore della manutenzione dei motori e di uno dei proprietari degli aerei.

L’assenza di copertura di tali obblighi nei confronti delle parti avrebbe comportato per Alitalia un maggior costo di oltre 10 milioni di euro da sostenere al termine della revisione dei motori ed al momento della restituzione degli aerei a fine leasing.

L’operazione prevedeva l’acquisto da parte di Alitalia di una newco appositamente costituita a cui WindJet avrebbe conferito il ramo d’azienda funzionale all’esercizio dell’attività di linea a ronte di un’importante assunzione di debito da parte di Alitalia.

Negli ultimi giorni Alitalia ha comunque continuato a lavorare con impegno a favore del raggiungimento di un accordo, con l’obiettivo di garantire e tutelare gli interessi dei passeggeri di WindJet, soprattutto in un periodo di grande traffico come quello estivo, ma anche dei lavoratori e dell’indotto della compagnia catanese, oltre che del territorio siciliano.

DECISIONE ANTITRUST

A questa complicata situazione, si era aggiunta la decisione Antitrust, arrivata oltre i tempi auspicati e molto penalizzante.  

A seguito dell’apertura dell’istruttoria  per posizione dominante, Alitalia aveva inizialmente proposto ad Antitrust di rinunciare agli slot di WindJet su Milano Linate.

Nei giorni immediatamente precedenti la decisione Antitrust, è emerso che WindJet non era proprietaria degli slot in cui operava sulla tratta Catania – Linate, cosa di cui le autorità aeree erano invece da sempre a conoscenza.

Antitrust ha quindi chiesto ad Alitalia di cedere slot del proprio portafoglio a fronte di slot WindJet di fatto inesistenti.

A seguito della decisione dell’Antitrust, Alitalia oltre a non acquisire nuovi slot sulla Catania – Linate, avrebbe perso slot che aveva prima dell’inizio dell’operazione. Alla fine dell’operazione si sarebbe creata per Alitalia una situazione più svantaggiosa di quella iniziale.

La decisione Antitrust aveva comportato un peggioramento delle sinergie attese, nell’ordine di 20 milioni di euro il primo anno e 30 milioni di euro il secondo anno.

Nonostante tutto questo, Alitalia ha proseguito le trattative.

Ultimo tassello necessario all’acquisizione era la certificazione dello stato della flotta, necessaria alla valutazione di WindJet. Che però non è mai arrivata.

 

CRONOLOGIA

–     25 gennaio 2012: Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia dà il via libera al processo finalizzato a conseguire un’integrazione con la compagnia WindJet, sulla base dei contenuti di un memorandum of understanding sottoscritto dalle due società il 20 gennaio.

–     13 aprile 2012: viene firmato il contratto per l’acquisizione, da parte del Gruppo Alitalia, di attività della compagnia WindJet relative al trasporto passeggeri di linea. L’operazione è subordinata al  buon esito di una serie di condizioni, di mercato e normative, individuate nel contratto. Tra queste, in particolare:  l’autorizzazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e il pronunciamento da parte dell’ENAC per gli aspetti di competenza e una serie di certificazioni che permettano la definizione del valore dell’azienda.

–     Al 29 giugno 2012, data entro la quale l’operazione doveva essere conclusa, l’accordo non era stato ancora raggiunto a causa della mancata realizzazione di condizioni sospensive da parte di WindJet riguardanti la situazione patrimoniale e bilancistica, l’indebitamento e i rapporti con le società proprietarie degli aeromobili.

–     Alla mancanza di queste condizioni, il 18 luglio 2012 si è aggiunta la decisione Antitrust, arrivata oltre i tempi auspicati e molto penalizzante. L’Antitrust ha autorizzato l’operazione, subordinandola però alla cessione di 5 coppie di slot (fasce orarie di decollo e di atterraggio) sulle rotte Catania – Milano Linate, Palermo – Milano Linate e Catania – Roma Fiumicino. La decisione dell’Antitrust ha modificato in modo sostanziale il profilo dell’operazione.

–     E’  stato quindi aperto un tavolo negoziale che tra il 2 e il 3 agosto 2012 ha raggiunto un nuovo accordo a seguito del quale, il 7 agosto, si è riunito il Comitato Esecutivo di Alitalia che ha dato mandato all’Amministratore Delegato per firmare il nuovo contratto, basato sull’assunzione da parte di Alitalia di maggiori rischi a fronte di maggiori garanzie bancarie, una volta arrivata la documentazione mancante.

–     9 agosto 2012, WindJet ha inviato ad Alitalia una lettera in cui conferma di non essere in possesso della documentazione necessaria a chiudere l’operazione e rimette in discussione gli accordi già raggiunti per continuare la trattativa.

 

RIPROTEZIONE DEI PASSEGGERI WINDJET

Alitalia si è finora impegnata per propria scelta e senso di responsabilità e non per obblighi derivanti da normative, regolamenti, decisioni di enti del settore o ultimatum, a riproteggere i passeggeri di WindJet nel caso in cui la compagnia catanese non fosse stata in grado di operare alcune tratte.