I protagonisti il ministro Corrado Passera, il suo sottosegretario Claudio De Vincenti e i pagamenti oltre i 50 euro, da effettuare con o senza bancomat. Dopo l’ annuncio che vorrebbe convertire gli italiani al pagamento elettronico (“da luglio 2013 oltre i 50 euro i negozianti saranno obbligati ad accettare pagamenti via bancomat o carta”) . Ricordiamo che dal 1° febbraio 2012 sono entrate in vigore le nuove regole per i pagamenti in denaro contante. La nuova soglia della tracciabilità dei pagamenti si è abbassata da 2.500 a 1.000 euro, ora vige un periodo di tolleranza fino al 31 gennaio 2012. Passera sembra insistere verso una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica anche se deve essere gestita in termini di costi tollerabili.
Già le ipotesi vengono messe in discussione: la soglia potrebbe essere più alta dei 50 euro, l’obbligo potrebbe essere modulato diversamente, l’introduzione della norma potrebbe slittare al 2014.
La norma così può subire numerose variazioni: sopra i 50 euro può essere obbligatorio per il commerciante accettare il pagamento elettronico, lasciando libero il cliente di scegliere se pagare in contanti o tramite bancomat, oppure può diventare obbligatorio per il cliente pagare in forma elettronica gli acquisti oltre i 50 euro. Nella seconda ipotesi il contante sparirebbe quasi del tutto.
Viene proposto anche di anche di “disciplinare l’estensione a importi inferiori a 50 euro a strumenti di pagamento con tecnologie mobili”, ovvero i pagamenti via cellulare.
Il problema resta sia per la diffusione di Pos e strumenti simili, sia delle altissime commissioni da parte delle banche che inibiscono i commercianti a far effettuare transazioni effettuate con lo strumento elettronico.
Il problema si porrà in maniera piuttosto pesante anche sul fronte delle agenzie di viaggio…già in grave difficoltà nel loro ruolo di intermediari.