“Una Direttiva inutile ma pericolosa perché continua a penalizzare il lavoro ed il ruolo dell’imprenditore turistico” è quanto afferma Esmeralda Giampaoli, Presidente della Federazione Italiana Esercizi Pubblici e Turistici, Fiepet – Confesercenti, commentando l’ultimo novità del Governo in materia di “decoro urbano”.
Un provvedimento che, se applicato con particolare solerzia dalle sovraintendenze territoriali – cita la nota stampa ufficiale- impedirebbe nelle aree pubbliche l’opportunità di offrire un servizio di accoglienza turistica da parte degli operatori italiani della somministrazione, blindando le città e i centri più visitati dai flussi turistici senza il conforto e la possibilità di degustare un caffè all’aperto, di sorseggiare un aperitivo o di pranzare in uno dei tanti ritrovi pubblici che rendono il nostro territorio più sicuro e più vivibile.
“I pubblici esercizi italiani, continua Giampaoli, rappresentano una risorsa importante in tema di sviluppo del turismo di una città poiché, oltre a fornire un servizio di prima ospitalità, costituiscono uno strumento di sicurezza e di presidio del territorio.”
Da una recente indagine della Federazione risulta che, nell’ambito degli oltre 300mila imprenditori turistici del settore, quasi il 70% di questi, che non consente di poter esercitare nel migliore dei modi la propria attività, detiene una autorizzazione per operare all’esterno del proprio locale attraverso, dehors, plateatici, gazebi ed altro, debitamente e legittimante già autorizzati con il pagamento, tra l’altro, di ingenti tasse all’amministrazione comunale.
“Se vogliamo veramente riaffermare il principio che il turismo costituisce un valore aggiunto per l’economia delle nostre città – conclude il Presidente della Fiepet – non possiamo ritenere giusto che questi provvedimenti siano emanati senza neanche una consultazione preliminare con le Associazioni di categoria, che rappresentano questo universo”.
Beh, certamente i dehors, plateatici, gazebi ed altro (ed aggiungerei arredo urbano, illuminazione, cura dei giardini etc etc) così come sono concepiti attualmente non fanno certo onore alle città italiane… Se vogliamo più turismo (anche di qualità) certe decsioni vanno prese e basta.