di Luciano Riella
Se nel 2012 oltre un milione e 200 mila italiani hanno visitato la Catalogna una ragione c’è. L’Italia rappresenta il quarto mercato per l’incoming catalano.
Per la regione spagnola le presenze turistiche proveniente dalla Penisola sono talmente importanti, da avere aperto nel 2006 a Milano un ufficio di rappresentanza dell’ente del turismo. Nell’ambito della Catalogna, la Costa Brava e Girona si distinguono per le loro attrattive. «La Costa Brava figura tra le prime venti mete turistiche di importanza mondiale secondo il National Geographic Traveler – ha dichiarato Marta Teixidor, direttore Italia del Catalan Tourism Board – grazie ad un’offerta turistica che vanta 10 siti Unesco e importanti musei dedicati ad artisti come Salvador Dalì.
Il 33% del territorio è costituito da aree protette, 580 sono i chilometri di spiagge». Girona, città capoluogo, situata tra la costa e i Pirenei, è un’ottima base di partenza per esplorare non solo le località balneari, ma anche l’entroterra con i suoi centri termali e borghi medievali. Ramon Ramos, direttore dell’ente di Costa Brava-Girona, ha sottolineato la rilevanza del segmento enogastronomico, premiato con 20 stelle Michelin in 16 ristoranti e con oltre a 12 vini Doc da scoprire attraverso un itinerario dedicato al turismo enologico.
«Nel periodo primaverile – ha concluso Teixidor – abbiamo promosso la Catalogna in collaborazione con partner importanti come King Holidays e Vueling, che collega Barcellona a diversi aeroporti italiani. Finora abbiamo ottenuto ottimi risultati».