gay friendlyTurismo LGBT in Europa secondo le agenzie di viaggio. Per conquistare la clientela gay serve formazione e informazione

In occasione di Expo Turismo Gay, recentemente svolta nell’ambito della fiera No Frills, sono stati presentati i comportamenti dei turisti LGBT europei che acquistano in agenzia di viaggi, presentati nella ricerca Aigo in base a un sondaggio all’interno del network Pangea. Diverso è il modo di rapportarsi con i professionisti della vendita, ad esempio in Francia solo il 50% delle agenzie ha una clientela LGBT cui si dedica, mentre in Germania siamo all’87%. La spesa per un viaggio in agenzia nel 50% dei casi oscilla tra 1500 e 2000  euro a persona e il 20% dei clienti supera i 2000 euroMykonos è  la destinazione di punta anche nelle vendite nella distribuzione, seguita da Gran Canaria e da Sitges. Immediatamente sotto il podio, molte destinazioni spagnole cui fa capo Barcellona, mentre sul lungo raggio la Thailandia ha un suo ruolo per  quasi tutti i paesi europei, soprattutto la Francia. Fa eccezione l’Italia. I nostri turisti LGBT preferiscono Spagna e Grecia, mentre gli Inglesi Gran Canaria. “Anche se con un peso diverso, le mete sono le stesse per tutti i turisti dei diversi Paesi, si nota tuttavia in generale che è un turismo da isole – afferma Alessandra Bitetti, Director of Operations, AIGO– si tratta dunque di un turista che vuole stare tranquillo, oppure ama il comfort delle città che sanno accoglierlo come New York, Barcellona e Berlino”.

E i consumatori? Il 42% quando entra in agenzia lo fa perché vi trova un prodotto specializzato considerando questo di gran lunga il primo fattore di scelta. Nell’offertaturismo LGTB prediligono la natura (14%), il benessere (12%). In coda, con un modesto 1%, il matrimonio. “Considerate comunque che se è un fattore di scelta minimo, ha un valore economico molto elevato, perché è una motivazione che porta talvolta a viaggi collettivi per la cerimonia” specifica la manager.

Le agenzie di viaggi testimoniano inoltre che è una clientela fedele nel 60% dei casi, ma che per conquistarla e mantenerla l’87% delle agenzie di viaggi vorrebbe avere più formazione e informazioni, certe al 98% che questo target di mercato è in crescita. Tuttavia c’è da dire che poi solo 1/3 delle agenzie si rivolge a tour operator specializzati in questo prodotto. “In conclusione avere un prodotto gay friendly significa avere una configurazione premium come agenzia, sia per scelta culturale, sia per prodotto, ed inoltre avere un cliente con una loyalty a lungo termine con buone capacità di spesa”.