Le novità crediamo siano già a tutti note. Michael Cawley, vice del ceo Michael O’Leary, accompagnato da John Alborante, sales & marketing manager Italia, in una conferenza stampa tenutasi il 26 scorso ha annunciato che dal prossimo 18 dicembre Ryanair avvierà tre servizi domestici da Fiumicino per Catania, Lamezia e Palermo. Dall’anno prossimo inoltre tutti i voli “domestici” attualmente operativi su Ciampino saranno trasferiti a Fiumicino.
E ancora, Ryanair si è detta pronta a fornire su Fiumicino traffico di feederaggio ai voli Alitalia. Siamo in presenza di una vera e propria rivoluzione che non avviene per caso. Ryanair sta rivedendo la politica fin qui condotta alla luce dei suoi risultati e di quelli della sua diretta rivale Easyjet, ma soprattutto alla luce di ciò che l’attende nell’immediato futuro se non adotta tempestive misure correttive. La compagnia irlandese sta solo oggi rendendosi conto che nell’industria del trasporto aereo non si può rimanere isolati. E’ incredibile che un principio così elementare nella conduzione dei vettori sia stato così a lungo trascurato dai vertici della compagnia irlandese, i quali evidentemente facevano troppo affidamento sui collegamenti svolti su aeroporti “secondari”. Questi ora si stanno saturando, alcuni si trovano in cattive acque e non tutti sono disposti a stipulare accordi così come avveniva fino a qualche anno addietro.
Ora tutto sta avvenendo a tempi ravvicinati, quasi che si volesse recuperare il tempo perduto. Appena l’8 ottobre scorso i lettori di Travelling Interline hanno potuto leggere un nostro articolo dal titolo “Contrordine, gli agenti non sono più parassiti” , quella notizia letta ora congiuntamente alle novità comunicate nell’ultima conferenza stampa, assume quasi l’aspetto di un “assaggio” delle misure che bollivano in pentola.
Chi non ricorda i comunicati che avvertivano che da Ciampino non ci muoveremo? Chi non ricorda le provocazioni fatte ad Alitalia? Chi non ricorda i tanti sorpassi annunciati (che tali poi sono rimasti)?
Oggi di fronte alle “offerte” fatte ad Alitalia di fornire traffico di feederaggio su Fiumicino e agli altri cambiamenti di rotta annunciati, possiamo ben chiederci quale necessità vi era di assumere i toni aggressivi in tante occasioni pubblicamente esternati. Il settore dell’industria aerea è un settore interfacciato nel quale chi si isola e pretende di andare da solo prima o poi sconta l’errore.
La nuova tattica Ryanair
Easyjet, anche lei nata come low cost, è da tempo che ha cambiato pelle spostandosi su aeroporti principali e non disdegnando affatto il traffico in coincidenza in aggiunta a quello del punto-a-punto. Ed anche su questo specifico aspetto del confronto fra Ryanair e Easyjet, nel nostro precedente intervento fornivamo interessanti dati facendo notare come le percentuali di crescita del vettore britannico fossero più elevate di quelle del concorrente irlandese. Quindi appare evidente, anche se non apertamente ammesso, che Ryanair sta cambiando tattica.
Per gli abitanti di Ciampino un primo sospiro di sollievo nell’apprendere che almeno parte dei voli saranno trasferiti su Fiumicino, fatto questo però che non è visto di buon occhio da Alitalia la quale ha già osservato che in tutte le altre metropoli si preferisce indirizzare i voli low cost su altri scali invece del principale.
Ma se questa osservazione può essere accettata nei casi in cui il principale aeroporto è saturo, essa va respinta al mittente nell’ipotesi che vi siano invece slot disponibili e che l’operatore ne faccia richiesta; in tal caso non si capisce come si possa respingere la richiesta.
E’ una scelta già da tempo adottata da Easyjet, per quale motivo si dovrebbe negare stessa possibilità a Ryanair? E nessun problema è stato fatto quando Vueling ha annunciato la sua intenzione di potenziare i suoi collegamenti proprio da Roma-Fiumicino. Tuttavia non si può rimanere perplessi circa il fatto che l’annuncio di Ryanair giunge a pochi giorni di distanza da quello di Vueling, la low cost del gruppo IAG (Iberia/British Airways) anch’essa intenzionata a potenziare le sue rotte in uscita da Fiumicino; sembrerebbe quasi che il vettore irlandese e quello spagnolo si vogliano scontrare sullo scalo di Fiumicino. Rimane da vedere nel caso falliscano gli accordi feederaggio con Alitalia o altri vettori, se Ryanair sarà in ogni caso intenzionata a confermare il suo parziale trasferimento al Leonardo da Vinci.
E sull’aspetto del feederaggio è interessante riportare una frase che lo stesso Cowley ebbe a pronunciare anni addietro. Fu proprio lui che nell’anno 2011 rilasciando una intervista (1) ebbe a dire: “se qualcuno è pronto a pagarci per il traffico di feeding, saremmo estremamente lieti di intavolare trattative” e aggiunse che vi erano due modi che potevano motivare Ryanair ad agire come feeder: per generare passeggeri addizionali o per veder staccato “un big cheque” a suo favore . Non crediamo sia oggi il caso di avanzare quest’ultima richiesta ai vertici di Alitalia.
Vueling, Ryanair…tutti vogliono aprire nuove linee da Fiumicino, però quando Alitalia e AirOne si sono unite in matrimonio e a quel punto frequenze, voli e destinazioni potevano crescere, la nuova compagnia che ne è scaturita ha pensato bene di fare una cura dimagrante….misteri dei cieli italiani.
Airline Business Marzo 2011, “Reinventing the wheel”