Molto rilevante il turismo organizzato
Gli USA si posizionano tra i paesi che generano flussi sempre più elevati di turismo verso le destinazioni internazionali, Italia inclusa, secondo i dati Impresa Turismo: nei primi 8 mesi del 2013 sono oltre 21 milioni i pernottamenti degli statunitensi in Italia, in crescita del +10,6% rispetto allo stesso periodo del 2012
Nella geografia dei mercati di riferimento per l’Italia, questo trend positivo si pone in controtendenza rispetto alla media dei flussi provenienti dai Paesi dell’Unione rispetto ai quali si riscontra una flessione dei pernottamenti nel Bel Paese del -9,5% (tra gennaio e agosto 2013, rispetto al 2012). In risposta all’andamento dei pernottamenti, anche la spesa turistica generata sul territorio subisce variazioni: cresce nel caso dei turisti statunitensi del +12,6%, mentre decresce per quelli europei del -5%2.
L’Italia, inoltre, è la quarta destinazione al mondo scelta dai turisti statunitensi che oltrepassano i confini degli Stati Uniti (dopo il Messico, il Canada, il Regno Unito e a pari merito con la Francia3) ed è la prima meta desiderata tra quelle proposte dai tour operator statunitensi.
Tra i canali di promo-commercializzazione dell’Italia, infatti, è rilevante il ruolo degli operatori statunitensi dell’intermediazione organizzata: il 35% dei viaggi venduti a livello internazionale ha come meta proprio l’Italia, destinazione in cui trascorre una vacanza all’insegna della cultura, della scoperta itinerante e dell’enogastronomia. Delle regioni italiane, 15 sono presenti sui cataloghi dei tour operator con in prima linea la Toscana, il Lazio ed il Veneto.
Durante il soggiorno i turisti statunitensi spendono in media al giorno 47 euro pro capite per l’alloggio, e 76 euro per gli acquisti di beni e servizi sul territorio circa 8 euro in più rispetto alla spesa media degli stranieri in generale.