Previsioni e aspettative negative per i flussi turistici estivi nelle montagne italiane. Secondo l’Osservatorio turistico della montagna, in uno studio elaborato da Trademark Italia, si prevedono infatti performance più basse con un calo del movimento turistico quantificabile tra il 3% e l’8%.
Nonostante l’ampliamento e la diversificazione dell’offerta, gli operatori turistici intervistati definiscono la stagione calda 2014 “piuttosto critica” e sono più o meno tutti sulla stessa lunghezza d’onda: in quasi tutti i comparti oltre la metà degli intervistati (media al 51,4%) sono pessimisti, dalla Valle d’Aosta al Friuli, dal Piemonte al Veneto passando per il Trentino. Solo in Lombardia (66,7%) e in Alto Adige (46,7%) prevalgono le previsioni di stabilità.
Secondo l’Osservatorio turistico della montagna, quindi, gli arrivi complessivi (alberghiero ed extralberghiero) si attesteranno sui 3,7 milioni con 2,8 milioni di italiani e 900 mila stranieri. Le presenze complessive saranno di 17,5 milioni (alberghiero ed extralberghiero) di cui 13 milioni di italiani e 4,5 milioni di stranieri. Il fatturato diretto sarà di 1,70 miliardi di euro e il giro d’affari complessivo si aggirerà sui 2 miliardi