L’Assemblea nazionale francese ha respinto il tentativo di aumentare l’importo della tassa di soggiorno fino a un massimo di 8 euro. Ci auguriamo che la scelta francese -afferma il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca- costituisca un esempio per l’Italia, Ricordando in questo modo al Paese l’importanza economica del settore e, nel contempo, un monito per il Comune di Roma, inducendolo a recedere dalla assurda proposta di portare la tassa fino ad un massimo di 7 Euro a notte a persona”, come riferisce l’Asca. In Francia, l’attuale tassa va da 0,20 ad 1,5 Euro, sulla base di quanto deciso dai singoli comuni mentre nel nostro Paese è ben più cara. Oscilla da un minimo di 0,20 Euro ad un massimo di 5 Euro e, secondo l’ultimo Rapporto sull’Imposta di Soggiorno di Federalberghi, a fine giugno i Comuni che hanno applicato l’imposta di soggiorno sono 651 (rispetto ai 510 del 2014), gli introiti previsti dall’imposta per il 2014 ammonteranno a 354 milioni di Euro (rispetto ai 268 milioni di Euro del 2013).