china pay turistiIl Chinese International Travel Monitor 2014 di Hotels.com indaga la risposta del turismo italiano al turismo cinese. L’analisi, basata su un campione di oltre 3.000 viaggiatori cinesi e 3.000 albergatori in tutto il mondo, indaga gli aspetti dei comportamenti di viaggio, in continua evoluzione, della popolazione cinese.

In Italia il turismo cinese è in continuo aumento. Il 39% degli albergatori italiani, infatti, ha riscontrato una crescita nell’ultimo anno di viaggiatori cinesi. In particolare, secondo il 35% dei soggetti intervistati, si è registrato un aumento percentuale dall’1 al 10%. Lo stesso dato di crescita che il 39% albergatori si aspetta di registrare nei prossimi tre anni, a conferma di un trend sempre più in espansione.

Nei prossimi 12-24 mesi, inoltre il 37% degli albergatori intervistati crede che il grande afflusso di viaggiatori cinesi sia uno dei fattori che avranno un forte impatto sull’industria del turismo, tanto da portare le strutture turistiche italiane a implementare nuovi servizi per migliorare l’accoglienza a loro dedicata, anche in vista di eventi di grande richiamo internazionale come l’EXPO.

Basandosi su una sempre maggiore richiesta, il 75% degli albergatori italiani intervistati ha già inserito nelle proprie strutture il Wi-Fi gratuito, considerato dal 59% degli ospiti cinesi il più importante dei servizi, al pari dell’inserimento di metodi di pagamento cinesi (China Union Pay/Alipay).

Tra i servizi in camera non mancano il bollitore e le pantofole, già presenti rispettivamente nel 42% e nel 31% delle strutture prese in esame. Sono state inserite, inoltre, anche agevolazioni legate alla lingua: ad esempio la possibilità di guardare programmi tv cinesi (18%) e il sito web dell’hotel in lingua cinese (11%).  Per incontrare le esigenze dei viaggiatori cinesi, nei prossimi 12 mesi molte strutture nel nostro Paese hanno in programma di ampliare i servizi dedicati, con guide turistiche tradotte (18%), materiali di benvenuto in lingua (11%), the cinese (11%) e colazione cinese (10%).

Molti hotel, inoltre, hanno sviluppato programmi complementari per attirare un numero di viaggiatori sempre crescente e far vivere loro la migliore esperienza possibile. Oltre a operazioni di marketing dedicate, già attivate dal 25% delle strutture prese in esame, si stanno diffondendo anche l’organizzazione di tour per shopping di lusso (20%), programmi di sensibilizzazione culturale per lo staff (12%) e, nel turisti cinesi13% dei casi, l’apertura di nuovi canali social, per raggiungere quelli tipicamente usati dall’84% della popolazione cinese.