firenzeLe zone dell’Europa Orientale: Russia, Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca posso regalare interessanti perfomances.

I segnali che arrivano dal comparto dei viaggi organizzati sono promettenti: l’ultima indagine agli intermediari turistici stranieri realizzata dall’Osservatorio Turistico Nazionale Unioncamere-Isnart rileva come per un Tour Operator su due la domanda di viaggi e vacanze nel Mondo sia stabile, una tenuta del settore confermata anche nelle previsioni per il 2015, anno in cui gli operatori prevedono di vendere in media il 5,1% di pacchetti turistici in più rispetto al 2014, come riporta Impresa Turismo.

Un trend positivo legato alla crescita di alcuni mercati, quali la Russia dove, complice la crescita economica degli ultimi anni, i flussi turistici outgoing sono aumentati con un trend costante: secondo gli ultimi dati Banca d’Italia i viaggiatori russi alle frontiere italiane nel 2013 hanno superato il milione, con un totale di 7,8 milioni di pernottamenti, cresciuti del +82,2% negli ultimi 3 anni.

I russi poi sono ai vertici della classifica dei turisti “big spender”: l’UNWTO li colloca al quarto posto per spese turistiche sostenute nei viaggi all’estero, preceduti solo dai cinesi, dagli statunitensi e dai tedeschi, i turisti russi hanno speso 53,5 miliardi di dollari nel 2013 (32,9 miliardi di dollari nel 2011 e 42,8 miliardi nel 2012).

La spesa dei russi in Italia, secondo Banca d’Italia, ammonta a 1,3 miliardi di euro nel 2013 (il 4% delle spese complessivamente sostenute dagli stranieri per i viaggi in Italia), in crescita del +60% rispetto al 2010.

Nel comparto del turismo organizzato, i viaggi in Italia costituiscono il 55,6% dei pacchetti turistici venduti dai Tour Operator russi, un mercato amalfi1destinato a crescere secondo le previsioni degli stessi buyer, che pronosticano un +7% per la domanda di viaggi e vacanze in Italia nel corso del 2015. Tuttavia la competizione è elevata ed il nostro Paese perde nel 2014 il primato di destinazione più richiesta dalla clientela, preceduta da Spagna e Francia.

I prodotti più venduti sul mercato organizzato russo sono le città d’arte, il turismo balneare e la montagna, sia per la destinazione Mondo in generale che per l’Italia in particolare.

Sul mercato organizzato l’Italia compete con destinazioni come la Spagna, la Francia, l’Austria e la Polonia, ma la quota di mercato del nostro Paese è in crescita: i viaggi venduti in Italia nel 2014 sono stati il 33,7% dei pacchetti complessivi commercializzati dai buyer ungheresi (27,9% nel 2013) e per il 2015 è prevista una crescita della domanda pari al +5%. I prodotti più venduti per le vacanze nel Bel Paese sono le città d’arte e il mare, seguiti da montagna, viaggi in tour e turismo enogastronomico.

Più consolidato l’appeal dell’Italia nei confronti della Polonia, dove i viaggiatori alle frontiere italiane nel 2013 sono stati 1,5 milioni (in crescita del +16,1% rispetto al 2010), per un totale di quasi 8,7 milioni di pernottamenti (in calo, del -15,7%) ed una spesa turistica pari a 585 milioni di euro (-8,3%).

Anche per la Repubblica Ceca emerge una crescita dei viaggiatori alle frontiere italiane (circa 1 milione nel 2013, +11,9% dal 2010) ma un calo dei pernottanti (quasi 4,2 milioni, -24,4%) e della spesa sostenuta per la vacanza in Italia (378 milioni di euro, -10,4%).