La Commissione Europea ha dato l’ok a 11 programmi regionali e al Piano cultura per il Sud, con investimenti rispettivamente di 5,5 miliardi e 490 milioni di euro.
Via libera dunque ai Programmi operativi regionali (Por) per il 2014-2020 di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio e le due provincie autonome di Trento e Bolzano; mentre il piano per il Sud, il programma operativo “Cultura e Sviluppo”, riguarda Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Gli 11 programmi regionali realizzeranno un investimento complessivo di 5,518 miliardi di euro: 2,759 miliardi arrivano dall’Ue attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), l’altra metà dal cofinanziamento nazionale. Per ottenere questi finanziamenti, il nostro Paese aveva presentato in totale 21 programmi operativi regionali e 6 nazionali.
Il Piano per la Cultura, in particolare, ha sottolineato la responsabile Ue, servirà al Mezzogiorno “da un lato a preservare, consolidare e restaurare lo straordinario patrimonio artistico e culturale, dall’altro come volano per attrarre nuove imprese che possano sviluppare una domanda turistica più regolare e un’attività culturale adeguata”.