Arrivano i risultati del World Economic Forum
L’Italia va meglio nella competitività turistica come riporta il Travel & Tourism Competitiveness Report elaborato dal World Economic Forum, che nell’edizione 2015, posiziona il Belpaese all’8° posto nel mondo, in significativa ascesa rispetto al 26° che aveva nel 2013.
La competitività turistica, specifica il World Economic Forum, non è prerogativa dei paesi “ricchi”, tanto che nelle prime 50 posizioni ci sono diversi paesi in via di sviluppo, ma per svilupparla occorrono politiche adeguate e coordinate.
Al top la Spagna
Veniamo ora alla classifica globale, che quest’anno è dominata dalla Spagna, al primo posto per la prima volta. La leadership spagnola è dovuta alle risorse culturali del paese, alle sue eccellenti infrastrutture turistiche e alla capacità che ha dimostrato di sapersi adattare alla domanda di servizi digitali. Italia e Spagna, dice il report, hanno entrambe attrazioni turistiche straordinarie, ma la Spagna è più proattiva nel valorizzarle, mentre l’Italia mostra un approccio molto meno strategico.
La situazione italiana
Il paese, sostiene il World Economic Forum, ha molti punti di forza: uno straordinario patrimonio paesaggistico e monumentale, il più alto numero di siti Unesco, storia e cultura invidiabili, ottimi servizi turistici, ma… potrebbe fare molto meglio. Le criticità evidenziate non sono poche: prima di tutto, l’“ambiente di business”, cioè la facilità di fare impresa, per cui l’Italia si posiziona molto in basso (al 127° posto su 141 paesi). Gli investimenti privati sono ostacolati da un sistema giudiziario inefficiente e dagli effetti disincentivanti della tassazione elevata (siamo al 140° posto per entrambi gli indicatori, praticamente ultimi nel mondo), che frenano anche gli investimenti esteri. Inoltre l’Italia del turismo ha prezzi molto meno competitivi (133°) di altri paesi del Mediterraneo, incluse Spagna e Grecia. Poi ci sono ampi margini di miglioramento sulla qualità delle infrastrutture (per quelle aeroportuali siamo per esempio al 70° posto) e sulla cura dell’ambiente, come riporta Event Report.it
Altri indicatori rivelano che l’Italia è 65° nel mondo per grado di priorità che viene attribuito al turismo nelle politiche nazionali, 102° per requisiti necessari a ottenere il visto di ingresso, 132° per iniziative di formazione e aggiornamento del personale delle imprese, 84° per capacità di fare rispettare le leggi a tutela dell’ambiente, 137° per prezzo della benzina, 138° per procedure di assunzione e licenziamento, 123° per efficacia del marketing nell’attrarre i turisti…