Allo stato attuale dell’economia italiana nel settore delle somministrazioni in ambito turistico – hotel, Resort e villaggi, crocieristico – il consumo segna una crescita a 2 cifre”. Lo ha dichiarato il sociologo dei consumi Enrico Finzi presidente AstraRicerche intervenendo alla conferenza stampa di Aifbm, l’associazione di categoria che rappresenta i Food & Beverage manager italiani, vale a dire tutti coloro che negli alberghi, nelle catene della ristorazione gestiscono la divisione F&B a 360 gradi. Uno dei soci fondatori di Aifbm, Roberto Santarelli- d’altra parte a studiare il fenomeno, al momento è solo l’associazione che nel 2014 ha avviato un osservatorio permanente allo scopo di far conoscere e tutelare il ruolo strategico del food&beverage manager per lo sviluppo della produzione, dei consumi e del turismo di qualità nel nostro Paese.”Un ruolo che come Finzi ha sottolineato è effettivamente significativo. “In Italia vi sono 5.747 alberghi a 4 e 5 stelle (fonte Federalberghi) e il giro di affari per gli acquisti nel Food &Beverage – ha illustrato Santarelli – è di circa 2 miliardi di euro.
Nel dettaglio: breakfast (45%), lunch (11%), banchettistica (21%), room service (7%), dinner (16%). Per quanto riguarda il beverage, dopo l’acqua (5 milioni di litri) sono in testa vini&spumanti (1,3) e ultimo è il caffè (0,3). Nel food, va alla grande la frutta (3 mila tonnellate), ma anche il pesce e i prodotti per panificazione (700 tonnellate circa). Curiosi certi numeri come il consumo delle brioche che ad esempio in sole 4 strutture supera i 150 mila pezzi l’anno. E sono 100 milioni le somministrazioni all’anno solo nel settore crocieristico”.