Djerba-cammelli-sulla-spiaggia di Harry di Prisco

 

La pace e la tolleranza alla base della sicurezza

Djerba, l’isola affascinante al sud della Tunisia, dalla sua posizione nel centro del Mediterraneo  ci invita a visitarla offrendoci paesaggi inondati di dolcezza e di luce in una atmosfera da sogno.

Preambolo questo che dovevamo farlo perché lo abbiamo toccato con mano.

Sullo scorcio di Maggio si sono svolte a Djerba le giornate ebraiche che ogni anno si vivono da secoli. Lo testimonia la Ghriba, la sinagoga più antica dell’afla ministra del turismo e il direttore generale dell'ente del turismorica, eretta nel VI secolo, che vede gli ebrei sparsi nel mondo ritrovarsi a pregare insieme in terra tunisina: Marocchini, Tunisini, Italiani, Francesi (tanto per nominarne alcuni).

Passeggiando per le vie del borgo si respira davvero un’aria di profonda sacralità. Ogni anno, dunque, il 33° giorno dopo la Pasqua ebraica, la comunità tunisina si vede impegnata nell’accoglienza. Ben 2500 ebrei e tre ministri del Governo Tunisino sono intervenuti quest’anno.

 

Nell’occasione dell’incontro con la stampa, la ministra del Turismo tunisino Salma Elloumi Rekik, ha rivolto un messaggio di pace consistente nell’assicurare agli ospiti un soggiorno sereno perché sicuro: «Certamente la situazione vicina della Libia non ci aiuta, ma le nostre frontiere – dicisola-Djerba-mappae la ministra – sono assolutamente impermeabili a qualunque tentativo di infiltrazione.

Presto verrà diffuso un manuale, frutto di collaborazione con i nostri amici tedeschi,  in tutti gli hotel, caffè e in tutte le strutture turistiche del Paese al fine di far rispettare le norme per la sicurezza, altrimenti si avrà la chiusura dell’esercizio».

Dunque, alle porte del Sahara, in un clima temperato dalla brezza marina, frammisto alle tradizioni di origine berbera e alla gentilezza dei suoi abitanti, unica, avvincente, affascinante l’isola di Djerba attira i visitatori. Si ritorna al passato quando nel lontanissimo mito greco essa conquistò i compagni di Ulisse, ubriacati dai misteriosi frutti del loto e che si fermarono lì perdendo ogni desiderio di ritornare in patria.

C’è poi Zarzis, per l’estate. Incantevole area balneare del grande Sud, vicino ad un vasto palmeto. Lunghe spiagge dalla sabbia bianca e sottile che cingono un mare cristallino impareggiabile, A promettere un soggiorno vario e piacevole sono le ottime La sinagoga-El_Ghribaattrezzature alberghiere e balneari, che consentono ogni forma di sport acquatico per piccoli e grandi.

Djerba è quindi l’isola della Tunisia nota anche come “oasi di pace“. Un nome non casuale, che si ispira al clima di serenità e grande armonia tra le diverse popolazioni e religioni che convivono da sempre su questa isola.

Sono proprio la pace e la tolleranza le protagoniste che hanno consentito che l’isola, detta “La Dolce”, avesse la fama che si è conquistata nel mondo dei vacanzieri.