Bastano poche ore di volo per lasciarsi alle spalle lo stress metropolitano ed il consumismo di massa e ritrovarsi in Egitto, nel magico mondo dell’infuocato deserto, affascinante ed esoterico al contempo per i suoi misteri e i miti, ingentilito dal nastro argenteo del fiume della civiltà egizia classica: Nilo, con le rive affollate da verdi palmizi, tra il colore della gente e quello delle feluche dalle grandi vele. E’ così, soprattutto davanti all’isola Elefantina, uno dei luoghi più entusiasmanti della Terra.

L’Egitto, paese dove il mito accresce ancora il valore della realtà, è certamente l’unico luogo al mondo dove il gran libro della storia è perennemente aperto sul passato, con le piramidi che non sono solo un monumento funebre ma una delle maggiori costruzione architettoniche dell’umanità che si riscontrano solo in grandi civiltà

Questo paese può essere riproposto, per il suo fascino e suggestione inimitabili ai viaggiatori incantati dal viaggio nel paese dei Faraoni, che può diventare l’occasione per un’indimenticabile vacanza non solo all’insegna della comodità e del relax, ma anche della scoperta di tutto ciò che di più misterioso e invitante può offrire questo paese dove il tempo presente convive con la grandezza mai rinnegata del passato glorioso.

Questo non è solo un paese sicuro, ma anche un paese ospitale, la gente per tradizione accoglie i forestieri con il sorriso e la gentilezza.

Sorseggiare il tradizionale tè alla menta, sospirare le note magiche del Narghilé è un piacere indimenticabile del quale il turista ha la possibilità di capire il vero spirito di una terra, culla della civiltà mediterranea, già importantissima per i nostri antenati Romani. Dopo averla conquistata, infatti, non ne fecero una delle tante province dello sterminato impero, ma un luogo in cui lo stesso imperatore si prendeva cura personalmente, come il più prezioso dei suoi gioielli.

Ed il passare dei secoli non ha mai cancellato le caratteristiche e le peculiarità di questo Paese e del suo popolo, anzi, gli operatori intendono valorizzarle e presentarle in tutti i suoi poliedrici aspetti per offrire ai clienti quanto di meglio c’è sul mercato turistico: natura, storia, cultura, ma anche il contatto con gente erede di una civiltà raffinata, la stessa di Cleopatra, dolce e femminile, ma ferina e femme fatale capace di far breccia nei duri cuori, prima di Cesare, poi di Antonio. La storia, humanitas magistra, secondo i latini, rappresenta il dedalo da scoprire per un viaggio che concilia il divertimento e la cultura, come è peculiare all’Egitto.

I tour alla scoperta dell’ Egitto classico, conducono tra Luxor e Aswan, lungo strade comode, sicure ed asfaltate che costeggiano il Nilo e attraversano paesi e città permettendo di osservare i costumi e le abitudini della popolazione. Quella di offrire un itinerario “via terra”, a differenza della tradizionale crociera, è una scelta qualificante, che permette di assaporare fino in fondo la realtà locale, e altrettanto folkloristica e motivata.

Viceversa se la scelta cade sulla formula della Crociera, si trovano navi con ambienti comodi, lussuosi ed affascinanti. Attraversano le tranquille acque del Nilo, il fiume dell’indimenticabile LIMO offrendo i lunghi silenzi della natura, interrotti solo dalla maliarda melodia delle chiome dei palmizi che si lasciano accarezzare dal tiepido vento africano, fornendo un’ambientazione e uno sfondo quasi diafano.

 

E’ un viaggio, questo, che aiuta ad evadere dalla realtà e dallo stress della vita in città per entrare in una dimensione di vita che permette la convivenza della storia che si confonde con il mito, dei culti egizi e della magia che li caratterizza.

Negli occhi del turista rimane perennemente il fascino delle grandi piramidi, quando incontrano Karnak, con il grande tempio in onore del Dio Ammon, il più importante del Pantheon degli antichi egizi. Il fascino del mistero coglie il visitatore quando si trova davanti al grande viale costeggiato da sfingi. All’interno, poi, c’è la solennità delle grandi colonne, l’imponenza delle statue, l’eleganza dei bassorilievi. Tutto ricorda la grandezza della città, la potente Tebe, capitale del paese, del quale questo tempio era l’espressione religiosa più significativa.

Era qui, appunto, che i Faraoni, celebravano con le loro consorti i grandi riti della fertilità, accompagnati dalla sacralità delle inondazioni del fiume sacre come simbolo, contemporaneamente le soavi note dei musici si levavano al cielo insieme agli incensi bruciati in onore del grande dio.

Dall’altra parte del fiume, c’è la Valle dei Re, con le sue tombe ricche di decorazioni, scavate sulle arroventate frange del deserto. Ognuna di loro è una un libro aperto sui ricordi, quelli di un popolo capace di dettare legge al mondo e di uomini che concepivano la vita ultraterrena come la più bella occasione per conoscere la spiritualità.

E Filae? E’ un angolo dolcissimo sulle rive del tranquillo Nilo. La sua scoperta, tra le rocce che danno al fiume le sembianze di una selvaggia costa marina, provoca una forte emozione. Ciò che appare subito è un’ elegante costruzione, in stile egizio, affacciata sull’acqua trasparente. Gli imperatori romani, soprattutto il raffinato Adriano, la scelsero come rifugio quando, volendo sfuggire agli affanni della vita romana, intendevano ritrovare se stessi per dialogare con l’anima e con gli dei.

Ciò che appare subito è un’ elegante costruzione, in stile egizio, affacciata sull’acqua trasparente. Gli imperatori romani, soprattutto il raffinato Adriano, la scelsero come rifugio quando, volendo sfuggire agli affanni della vita romana, intendevano ritrovare se stessi per dialogare con l’anima e con gli dei.
Ma qui c’è anche il grande tempio in onore di Iside, dea che, per gli antichi egiziani, era la madre di tutti gli esseri umani. La struttura è spettacolare. Bassorilievi e geroglifici, poi, sono gli eterni testimoni di quella che fu la grande civiltà dell’antico Egitto.

Il viaggio continua toccando altre mete. C’è Edfu, per esempio, con i lunghi silenzi del grandioso tempio. Ma anche Komombo, regno del “dio coccodrillo”, sacro ma vorace. Anche qui c’è la ricchezza delle antiche strutture, il fascino delle antiche memorie. E si respira ancora l’atmosfera magica tra il colore e la simpatia della gente nei mercatini locali, profumati di spezie.