di Roberto Necci.

Per parlare del turismo del lusso dovremmo concentrarci innanzitutto su alcuni dati, il vero viaggiatore del lusso spende mediamente 20.000 euro a persona l’anno per il solo comparto hotel e ristorazione; sono esclusi dal computo i trasporti e lo shopping nella destinazione.

Relativamente alla voce shopping il turista del lusso spende mediamente 15.000  persona euro mentre è in viaggio; denaro che viene immesso nell’economia della destinazione.

In questi due semplici dati l’importanza, nelle economie delle città in grado di intercettarlo, di questo segmento di viaggiatori.

Dalla ricerca ALTAGAMMA E BOSTON CONSULTING GROUP si scopre anche che l’Italia è al centro dei desideri di viaggio di questi super ricchi che si fanno influenzare in vari modi, alcuni viaggiatori come i cinesi sono più sensibili agli influencer ed alle celebrità rispetto agli americani ed agli europei, i quali hanno maggior condizionamento dai blog di viaggio .

Le riviste ed i magazine del lusso influenzano maggiormente i cinesi rispetto agli europei ed agli americani; i millenials sono come era prevedibile più sensibili ai social network e meno alle riviste cartacee che influenzano più i silver ed i baby boomers.

Ma quali sono le metriche per la scelta del viaggio? La location al primo posto seguita dal richiamo del brand e dalla comodità del viaggio. Il prezzo anche a questi livelli si conferma una metrica non indifferente piazzandosi al quinto posto. Lusso si ma al giusto prezzo sembra essere il concetto.

I cinesi sembrano essere guidati più da esperienze personalizzabili gli americani da location e brand iconici.

Interessante l’analisi del canale di prenotazione, dove nel lungo raggio per la fascia di età over 35 ci si affida alle agenzie di viaggi o travel concierge desk, una percentuale che cala nel corto raggio ma che nella fascia di età over 35 rappresenta sempre il canale principale.

Il mare, le grandi città e le città d’arte sempre in testa nei desideri di viaggio, subito dopo la campagna e la montagna ma le strutture alternative come appartamenti e ville esclusive insidiano costantemente il primato degli hotels su tutti i segmenti di viaggio.

Vista la tendenza dei giovani a preferire le strutture alternative non è escluso nel futuro un sorpasso di questo prodotto rispetto all’hotel tradizionale.

I cinesi e gli americani apprezzano sopratutto shopping ed enogastronomia gli europei servizi esclusivi e le SPA e la condivisione sui social network aumenta al diminuire dell’età.

L’Italia è la prima scelta per il prodotto Città d’Arte e solo la quarta scelta per il prodotto mare, dopo Maldive, Caraibi e Stati Uniti.

Comprendere le dinamiche di questo segmento di turismo è fondamentale per adeguare non solo l’offerta ricettiva ma anche l’organizzazione stessa delle città

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