di Liliana Comandè.
Il sito archeologico attrae ogni anno visitatori che ne rimangono affascinati
Emblematica prova dello splendore Maya, la zona archeologica di Chichén Itzá attrae ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Quella che è stata inserita fra le nuove sette meraviglie del mondo riserva sempre grandi emozioni ai visitatori che non possono non pensare ai fasti Maya e al lor decadimento dopo l’arrivo degli spagnoli.
Nel passeggiare per quest’area si scopre una meraviglia in ogni angolo, tutte dominate ovviamente dal tempio di Kukulcán, dal “Juego de Pelota”, il campo più grande della Mesoamerica e dal Complesso delle Mille Colonne, tutte testimonianze dell’imponente, magica a affascinante cultura Maya.
Visitare Chichén Itzá è toccare con mano una delle civiltà più sorprendenti per capacità architettoniche, matematiche e astronomiche. Niente di più emozionante dello spettacolo che dà il tempio di Kukulcán al solstizio di primavera, quando l’esatta posizione della piramide, allineata con il sole, crea una fila di ombre a forma di triangolo che scendono lungo la scalinata, rappresentando un serpente che, durante tutto il giorno, scende dal tempio fino alla base della piramide.
Immaginare la precisione con cui furono create queste opere è tuffarsi nel mondo precolombiano e stupirsi ogni volta per la grande capacità costruttiva pur non avendo i mezzi che abbiamo noi oggi.
Le passeggiate per Chichén Itzá sono percorsi di enigmi, seguire il viale diretto al Cenote sacro per scoprire i grandi tesori che racchiude è sentirsi parte della grande civiltà Maya, una delle cultura precolombiane più fiorenti d’America, come dimostrano ad esempio il brillante stile dell’architettura Puuc o le loro conoscenze astronomiche.
La grande piramide, ad esempio, è stata costruita tra il 650 e l’800 DC in onore del sole, come rappresentato dalle sue 4 scalinate di 91 gradoni ciascuna, per un totale di 364 gradoni, a cui si aggiunge la piattaforma superiore, per culminare in 365, ovvero i giorni dell’anno secondo il calendario ancora vigente.
La ristrutturazione della piramide ha reso più importante la conservazione del patrimonio culturale messicano, la sua imponente architettura e ed il suo enigmatico significato la rendono senza dubbio la meraviglia atta a rappresentare al meglio il Messico, la sua storia e le sue antiche civiltà.