Termini Tecnici del Linguaggio turistico.
ASSOTURISMO
Si tratta di un organismo costituito da un certo numero di Associazioni provinciali e locali di albergatori e altri operatori turistici aderenti alla Confesercenti. Non è un ente pubblico ma privato, istituito a tutela dei propri associati.
BACKGROUND
Il vocabolo inglese (che letteralmente vuol dire: retro-terra) viene riportato da tutti i migliori vocabolari della lingua italiana. Secondo lo Zingarelli ( pag. 162 – decima edizione – Zanichelli) il termine sta a significare un “complesso di condizioni, circostanze…che fanno da sfondo alla realizzazione di un evento…alla formazione psicologica e culturale di un individuo…” Nel comparto turistico, come in tutti gli altri settori produttivi, la parola background viene usata con significato pressoché identico.
BACK TO BACK
Uno dei veri significati di questa espressione idiomatica della lingua inglese è spalla a spalla; quindi a contatto, oppure fianco a fianco.
Va precisato comunque che tale locuzione viene usata nel linguaggio turistico ( specialmente agenziale e alberghiero) soltanto in lingua inglese, inserita magari anche in un lungo testo completamente italiano. Il back to back si usa ad esempio nel settore dell’incoming per indicare la prenotazione alberghiera di una serie di gruppi e catene e soggiornanti, solitamente, un identico periodo di tempo: tre giorni oppure una settimana ec. senza soluzione di continuità.
BAGAGLIO ( REGISTRATO)
Tipica espressione del settore aereo; la locuzione anglo-americana, parimenti nota, è baggage check, cioè scontrino per il bagaglio. Del bagaglio registrato la compagnia aerea ha l’intera custodia e per tal motivo ne emette ricevuta (scontrino) per il passeggero, con validità assicurativa, tanto che, qualora il bagaglio andasse smarrito, la compagnia aerea è obbligata a rimborsare il valore presunto. Esiste però anche il bagaglio non registrato ed è quello che il passeggero porta in cabina. In caso di smarrimento, sottrazione o altri analoghi motivi, il vettore aereo non ne risponde essendo compito dello stesso passeggero conservarne la custodia.
BATH
Secondo la comune accezione si tratta del bagno o sala da bagno solitamente comunicante con la camera d’albergo. Nell’inglese americanizzato si usa anche il vocabolo tub, che letteralmente vuol dire tinozza ( per fare il bagno). Negli Hotels di 5 e 4 stelle tutte le camere sono dotate di sala da bagno ( denominata anche servizi privati).
BILINGUE
Voce dotta derivante dal latino bilinguem. Grammaticalmente questo vocabolo può essere considerato come aggettivo se unito ad un sostantivo, ad esempio accompagnatore bilingue. e’ chiaro il riferimento ad un accompagnatore turistico che parla o possiede una conoscenza, parlata, scritta, di due lingue. Nel comparto turistico soprattutto, la conoscenza di più lingue è sempre molto utile, ma talvolta si abusa del plurilinguismo senza necessità alcuna. Alcuni Tour-operators italiani emettono i documenti di viaggio (specialmente VOUCHERS) compilandoli in lingua inglese anche quando un turista italiano effettua un viaggio in un Paese Francofono. Si tratta ovviamente di un’assurdità sia per il turista italiano che non conosce la lingua inglese e sia per il fornitore dei servizi che si trova appunto in un Paese dove si parla esclusivamente il Francese come il Belgio, la Francia, o il Cantone Ginevrino della Svizzera. E’ pur vero che l’Inglese è considerata la lingua turistica per antonomasia; ma il suo uso è frequente, di solito, soltanto tra gli operatori turistici. Va rilevato anzi che il rapporto verbale o grafico non è per nulla vietato in Francese, Tedesco, Spagnolo o altre lingue anche nel comparto turistico.
BOOKING
Il vocabolo è usatissimo presso tutte le organizzazione turistiche:
Agenzie di Viaggio, Compagnie aeree e marittime, Alberghi e autotrasporto turistico, col significato di prenotazione, iscrizione, registrazione. Molto meno usata è invece l’espressione idiomatica booking-clerk, che vuol dire impiegato di biglietteria. Il booking (o prenotazione) è obbligatorio per il trasporto aereo e marittimo mentre per quello ferroviario lo è soltanto per assicurarsi il posto e per viaggiare in alcuni rapidi speciali come ad es. il TRANS EUROPE EXPRESS, meglio conosciuto con la sigla T.E.E.
BRAIN STORMING
Questa curiosa locuzione (= tempesta di cervello o cervello agitato) è molto in uso nel settore del Marketing con un significato multiforme e del tutto singolare. Si tratta infatti di una figura retorica per indicare la riunione di più persone a motivo di studio, di discussione, di analisi o di confronti anche dialettici al fine di escogitare politiche o direttive aziendali. il brain storming, più semplicemente, sta a significare una riunione di lavoro, cui partecipano i dirigenti unitamente ai loro collaboratori, per discutere le problematiche inerenti la conduzione e lo sviluppo di un’impresa.
BRANCH
Questo vocabolo della lingua inglese viene comunemente usato nei Tariffari Confidenziali pubblicati dalle Organizzazioni turistiche italiane che si occupano di Incoming o Ricettivo, per indicare le agenzie Filiali o Succursali esistenti in altre città (o nella stessa città) con la stessa denominazione della Sede Centrale. Il vocabolo tuttavia non è di sapore turistico, ma eminentemente commerciale od anche industriale. Nel comparto turistico comunque è abbastanza frequente la locuzione Branch-Office.
BREAK
Il significato letterale è: interruzione, pausa, intervallo. Il vocabolo inglese viene comunemente usato anche in italiano e viene riportato nei migliori dizionari come neologismo. E’ nota, ad es. l’es. l’espressione Coffee-break per indicare un breve tempo a disposizione di partecipanti a convegni, congressi e simili per prendersi un caffè o altra bevanda, ma non necessariamente. In ogni caso quando in qualunque programma si trova la parola break vuol dire che è consentita una breve interruzione dei lavori.
BROCHURE
Deriva dal verbo francese brocher (pron. broché) che vuol dire fare senza cura e più esattamente rilegatura alla buona nel senso di edizione economica e per analogia opuscolo, libretto. Nel linguaggio turistico vengono comunemente usati i vocaboli: depliant, folder, pieghevole, pamphlet, brochure, programma illustrato, con analogo significato e stanno ad indicare una pubblicazione contenente la descrizione d’una entità turistica determinata come un monumento, una città od anche l’illustrazione d’un complesso alberghiero oppure la dettagliata descrizione dei programmi di viaggio.
B.S.P.
E’ la sigla di Bank Settlement Plan (= Piano di Pagamento Bancario), conosciutissima presso tutte le Agenzie di Viaggio concessionarie di vendita della biglietteria aerea. Il piano di pagamento bancario è stato concordato tra le Compagnie Aeree per unificare presso una sola Banca il pagamento delle vendite della biglietteria aerea che le Agenzie di Viaggio effettuano nell’arco di un mese.
BUDGET
Termine commerciale (talvolta anche politico) molto usato tanto che per la lingua italiana possiamo considerato un neologismo. Etimologicamente vuol dire piccola borsa, ma secondo il linguaggio comune, il vocabolo budget significa bilancio di previsione aziendale. Si tratta in altri termini della stima delle entrate e delle uscite per un determinato periodo di tempo (trimestrale, semestrale od anche annuale). Frequente è la locuzione budget pubblicitario come pure lo è l’aggettivo buggettario, la cui vocale U viene però pronunciata A, come in inglese.
I puristi del linguaggio chiamerebbero tali mutamenti barbarismi; noi più semplicemente evoluzione linguistica.
BUNGALOW
Il vocabolo, inserito ormai nel vocabolario inglese, ha tuttavia origine indostana della regione del Bengala. Il significato letterale è casa o piccola villa con veranda. Il lessico turistico si è appropriato del vocabolo attribuendo lo stesso nome alle piccole costruzioni formanti un complesso alberghiero, situato solitamente nelle zone circostanti le spiagge. I bungalows possono essere mono o pluricamere dotate peraltro dei comforts moderni, allorché fanno parte di un complesso alberghiero di prima categoria. Un insieme di bungalows forma sovente un villaggio turistico.
BUONO DI CAMBIO (EXCHANGE ORDER)
Entrambe le locuzioni – quella italiana e quella inglese – sono comunemente e alternativamente usate nel settore turistico agenziale con identico significato, anche se si preferisce il vocabolo più noto di VOUCHER. Si tratta pertanto di un documento di credito emesso da una Agenzia di Viaggi per coprire una prestazione turistica o altri servizi inerenti al turismo. (vedi anche la Voucher).
BUSINESS-MAN
Questa locuzione, che specie nel comparto commerciale tutti conoscono, ha avuto notevole rilevanza in questi ultimi anni soprattutto nel settore aereo, allorché, proprio per l’uomo d’affari, è stata istituita una apposita classe: Business-class. La business-class può definirsi una classe intermedia (per comfort e trattamento) tra la First (= prima) e la Economy (= turistica). Va però precisato che tutti (e non solo gli uomini d’affari) possono viaggiare in business-class. Talvolta le denominazioni sono puramente formali e fantasiose.
BUSINESS-TOUR
Traduzione letterale: viaggio d’affari. Locuzione frequente presso le Agenzie di viaggi che trattano e organizzano questi particolari viaggi che dal punto di vista tecnico differiscono dal viaggio turistico soltanto nominalmente. Abbastanza nota è anche l’espressione: business-man, cioè uomo d’affari. (Cfr. la locuzione precedente). Nel settore aereo l’espressione BUSINESS CLASS sta a significare una sistemazione di un certo livello inferiore alla First class (= prima classe). Anche il costo del biglietto, è intermedio tra la classe turistica (o Economy) e la prima classe. Nel linguaggio turistico, il solo vocabolo BUSINESS CLASS viene usato con la stessa frequenzadi qualunque altro comparto commerciale, cioè raramente e in particolari circostanze, naturalmente col significato di: affare, occupazione, mestiere.
Vorrei complimentarmi con la redazione del Travelling Interline, per il loro impegno in questa “campagna informativa” che state facendo sia per le nuove leve del turismo (che apprendono cose che non sempre nelle scuole si impara) e per le vecchie, che hanno la possibilità di “ripassare” alcune delle parole piu’ in uso ogni giorno nelle agenzie. Aspetto le prossime uscite !
Credo di essermi perso la prima parte, accidenti!
Lo trovo comunque molto utile e interessante.
Grazie Paolo, ci sembrava doveroso in quanto ci siamo accorti di quanta poca conoscenza dei termini di uso comune nelle agenzie, in realtà, non sono conosciute a molti ADV, soprattutto i giovani o quelli che non hanno frequentato la scuola turistica.
Grazie, comunque la prima parte la trova sempre su Travelling Interline alla voce Formazione ADV.
ottimo mi vorrei complimentare con la direzione ,tutti i termini adesso sono di ordinaria usanza nelle agenzie complimenti – dove posso trovare tutto il testo dall’ inizio grazie rocco de santis
Buongiorno Rocco, se va nella home page di http://www.travellinginterline.it sulla destra troverà, messo in ordine alfabetico, la rubrica Formazione ADV e troverà le precedenti uscite. Se ha delle difficoltà ci può contattare in ufficio allo 06-4871721. Cordiali saluti